domenica 15 agosto 2010

L’arte contemporanea di scena a Policoro

Martedì 17 agosto l’ arte contemporanea sbarca sulle spiagge di Policoro: Installazioni interattive, video-arte e musica elettronica saranno i protagonisti dell’evento artOffshore, una serata inedita interamente dedicata alla cultura curata ed organizzata da Banlieue à part, un collettivo di giovani lucani appassionati di arte contemporanea. La manifestazione si terrà presso il lido “La Playa” di Policoro, a partire dalle ore 20.00 con ingresso gratuito: “Cinque artisti provenienti da tutta Italia si confrontano sul tema della realtà distinta dalla sua percezione: dalle contraddizioni della realtà indiana al volto del nuovo giorno in Tanzania, dalle molteplici realtà generate dalle installazioni interattive fino alla percezione delle realtà manipolate”, spiegano gli organizzatori, che aggiungo: “L’evento si propone di avvicinare il pubblico lucano all’arte contemporanea attraverso un percorso plurisensoriale dove la sperimentazione delle possibili relazioni tra luogo e nuove arti intende valorizzare il territorio. L’iniziativa, inserita nel cartellone estivo “Siritidestate 2010” e patrocinata dal Comune di Policoro, sarà accompagnata da un aperitivo con degustazione di prodotti tipici lucani - offerti dalla Masseria Battifarano Cantine Cerrolongo di Nova Siri e dalla Masseria Nivaldine di Rotondella - e da un djset di musica elettronica curato da Kocleo e Gianluca Lateana”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)



Federico Calò, nato a Taranto nel 1965, attualmente vive a Roma, dove lavora come fotografo free lance per campagne stampa nazionale, reportage industriale e ritratto per Fila, Heineken, Etnoteam e Hogan. A questa attività aggiunge quella direttore della fotografia per il cinema e di fotografo di scena per registi quali R. Scovolini, K. Zanussi e A. Negri.
Nel 2005 fonda il movimento freakfoundation per la diffusione e promozione delle controculture. E’ autore di cortometraggi, video e performance sempre tesi verso una maggiore coscienza del reale. In linea con la sua filosofia il suo nuovo lavoro: Cricket, sulle contraddizioni della realtà indiana. Opere di maggior successo sono la performance No tested on animals ed il videoconcept Toxme.

Ezia Mitolo, artista poliedrica: fotografia, scultura, disegno, video-performance ed installazioni sono alcune delle sue arti. Nella sua carriera vince diversi premi e realizza numerose personali. Partecipa ad eventi di rilievo a Milano, Venezia, Roma e Parigi. Diverse sono le recensioni e pubblicazioni che la riguardano, su Flash Art, Drome, Exibart. Ombramalombra è un progetto in progress, la prima performance è stata realizzata in interazione tra Roma e Parigi e viceversa, nel mese di settembre del 2005 nell’evento Download.fr/it la premier exposition interactive et multimediale entre Rome et Paris. L’opera sperimenta la visualizzazione del processo empatico, realizzando sculture viventi, dinamiche ed irripetibili.

Ermelinda Coccia, giovane video-artista e performer. Dal 2005 interpreta e realizza performance artistiche alternando e mescolando questa forma d’arte con il video. Autrice di più di venti video-arte, firma la regia di numerosi cortometraggi. E’ regista del documentario Me sem rom, su uno dei campi rom più grandi d’Europa: il Casilino 900 di Roma. MBWENI ci porta nel villaggio di Mbweni in Tanzania, con il volto del nuovo giorno, durante la costruzione dell’asilo da parte di volontari internazionali.

Patrizio Travagli, nasce a Firenze nel 1972. E’ protagonista di numerose personali e collettive di rilievo tra Italia, Spagna, Svizzera, Messico, Russia, New York. Ha esposto al MAK Museum di Vienna, al QUARTER di Firenze, al Chelsea Art Museum di New York, al MUAV Museum of Architecture di Mosca, ed alla Madonna#Fust gallery di Berna. Dal 2003 è direttore dell’Accademia d’Arte AD’A di Firenze. Doppelganger (bilocazione) utilizza la tecnologia per muovere la messa a fuoco della percezione, utilizzando uno zoom digitale 500x ed un microfono a contatto sul luogo della ripresa, ispeziona spazi della vita quotidiana attraverso la traduzione di un mezzo che, non riuscendo a presentarci la realtà, tenta di costruirne una nuova con calcoli matematici. I potenti mezzi tecnologici nel campo dell’immagine ci portano a pensare che quello che viene presentato ai nostri occhi sia vero, ma la videocamera digitale può costruire un’immagine che non soddisfa il nostro cervello…

Folco Salani, nasce a Firenze nel 1970, è architetto, fotografo e video-artista. Partecipa a diversi eventi a Firenze e Reggio Emilia e collabora con la Fondazione March di Padova. Sua opera di spicco è Migraine: uno stato di allucinazione dove la realtà si perde in un magma inclassificabile per ritrovare nuove forme. Nei suoi lavori la realtà perde i propri connotati primari e distinti per trasformarsi, generando altre identità. 3’56”24”’ è un’attesa meditativa, evocazione di una presenza… La sua brevità è dovuta alla sensazione ricercata della curiosità del dopo che, pian piano diventa evidente, non c’è. Il video infatti potrebbe durare all’infinito, continuando nello spettatore oltre la fine della proiezione, perché ciò avvenga l’artista decide la sua interruzione.

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