venerdì 20 agosto 2010

Ambiente e natura




Legambiente ha illustrato ai ragazzi l’importanza della macchia mediterranea di Policoro

Il Circolo Legambiente del centro jonico ha incontrato 500 ragazzi, sabato 7 agosto, provenienti da tutta l’Italia presso il Circolo Velico Lucano in una conferenza confezionata appositamente per loro per far conoscere l’importanza del Progetto Providune/life/nature della Provincia di Matera. “La scenografia dell’incontro era tutta naturale e bastava allargare lo sguardo per poter osservare la vegetazione presente su quel lato del litorale. La macchia mediterranea adagiata dolcemente sul manto dunale, con le piante del ginepro e i fiori bellissimi del “Pancratium Marittimum” , creava un’atmosfera suggestiva che ben si collimava con le notizie date ai ragazzi, i quali potevano mentalmente quasi “toccare con mano” ciò che a loro veniva raccontato. Curioso era anche osservare come i passanti e i turisti si fermavano ad ascoltare integrandosi con discrezione in mezzo ai giovani. L’interesse e l’entusiasmo dimostrato dai ragazzi è stato alto, infatti, durante la conferenza il silenzio confermava l’attenzione per le notizie date circa il paesaggio dunale presente sulla costa ionica, in particolare quell’angolo meraviglioso tra il Bosco Pantano di Policoro e il Fiume Sinni. Oltre alle notizie belle sono state dette anche le brutte notizie, ma importanti, se vogliamo salvaguardare le dune dall’erosione costiera, dalle mareggiate frutto dei cambiamenti climatici, dagli assalti della pulizia meccanica degli arenili, dalla cementificazione della costa, dall’estrazione selvaggia degli inerti ai fiumi, dagli sbarramenti, dalla spropositata antropizzazione ed altro. Certamente, l’impegno di tutti i soggetti aiuta a sviluppare una buona programmazione del territorio, perché il nostro territorio è un territorio da tutelare, le dune, per esempio, sono un luogo, un posto sconosciuto anche per chi abita qui a Policoro, quindi, farle conoscere attraverso queste azioni di sensibilizzazione, creano interesse per le popolazioni locali e per i turisti con conseguente rispetto per il posto evitando di sporcarlo con rifiuti di ogni genere. Inoltre, pubblicizzare un paesaggio dunale significa fruibilità ed economia, quindi, godiamoci nel mondo più corretto questo pezzo di paesaggio che ci appartiene”, spiega Stella Bonavita organizzatrice dell’evento.

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