POLICORO – Domenica scorsa, 8 novembre, sono iniziati presso il Circolo velico lucano (Cvl) del centro jonico una tre giorni terminata il dieci dello stesso mese in cui i docenti di educazione fisica provenienti da più parti d’Italia hanno sostenuto un progetto da portare poi in classe sull’Educazione stradale, promosso dal Miur (Ministero della pubblica istruzione e ricerca) con la collaborazione anche con l’ufficio scolastico regionale della Puglia e in particolare della sede provinciale di Taranto. Tale iniziativa anche se svolta in una struttura ricettiva marina ha avuto la finalità di inculcare la mentalità della prevenzione, soprattutto nelle nuove geerazioni, quando si è alla guida di veicoli a motore, che devono svolgere le scuole, agenti di socializzazione, di concerto con le famiglie. Ma quando queste ultime sono disgregate per vari motivi, spesso i primi a risentirne sono proprio i figli che trovano una volvola di sfogo nella cosiddetta devianza: alcol, droga, e in alcuni casi anche pigiando oltrmisura il piede sul pedale dell’acceleratore mettendo così a rischio sia la propria vita che quella degli altri: automobilisti e pedoni. Da qui l’invito alla prudenza, nel senso più lato del termine, che dev’essere sempre alla base di qualunque progetto di prevenzione, i cui primi attori sono propri i professori: pedagoghi prima e docenti poi.
Gabriele Elia
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