L’assessore ai lavori Pubblici e Urbanistica, Cosimo Ierone (Città Nuova), ha raggiunto nei giorni scorsi un’intesa importante con imprese e cooperative edili per il completamento delle opere di urbanizzazione del comportato C1/8, un piano di lottizzazione di un’area di Policoro che negli anni ha subito un notevole sviluppo. L’accordo, sottoscritto presso il suo assessorato nella giornata del nove novembre, stabilisce che entro la primavera del prossimo anno, precisamente marzo 2010, le imprese coinvolte, tre per la precisione, completeranno le opere di urbanizzazione per i residenti, tra cui verde pubblico, tappetino stradale, marciapiedi e tutto ciò che concerne i servizi essenziali: “Questo piano di lottizzazione –spiega l’assessore Ierone- venne approvato dieci anni fa e rappresenta una cerniera urbana di collegamento tra il quartiere Italia (ex II piano di zona), contrada Panevino di Tursi e via Salerno, e in questi due lustri ha subito un incremento di cittadini i quali hanno acquistato appartamenti e villette in un’area dove ora, dopo la costruzione di abitazioni civili, è nato un vero e proprio quartiere che abbiamo intitolato a Padre Pio (San Pio) e all’interno della toponomastica ci sono nuove strade intitolate a vari personaggi. In questi anni tante sono state le sollecitazioni dei residenti, che dopo essere andati ad abitare nella nuova casa costruita con enormi sacrifici non se la potevano godere per la mancanza delle opere di urbanizzazione primaria, oltre ai disagi durante il maltempo che comportava la difficoltà a raggiungere la propria abitazione. Ora però dopo l’accordo sottoscritto, e in queste devo ringraziare anche la sensibilità delle imprese private, restituiamo in breve tempo il quartiere alla sua funzionalità concentrando i nostri sforzi su altre zone della città dove, per gli stessi motivi, i residenti lamentano problemi per l’accesso. In passato purtroppo si è pensato solo a costruire, senza che le imprese tenessero presenti la funzionalità dei rioni dopo l’ultimazione delle case. Anzi molto spesso abbandonavano le stesse privandole di asfalto, giardini pubblici, marciapiedi e servizi essenziali. Ora però le cose sono cambiate e manterremo queste linee guida anche per il futuro”.
Gabriele Elia
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