venerdì 20 novembre 2009

Il “Progetto turismo” del Banco di Napoli spiegato agli imprenditori

POLICORO – Il tour operator Franco Garofalo, a nome dell’associazione Lucania doc che racchiude strutture ricettive turistiche, è stato il promotore di un convegno tenutosi ieri (giovedì 19 novembre) dal tema: “L’accessibilità al credito per le imprese turistiche” al quale hanno preso parte imprenditori e professionisti. Nella sua introduzione l’ideatore del pacchetto turistico “Welcome Lucania” ha spiegato come l’unione tra gli addetti ai lavori sia uno dei motivi per rafforzare l’offerta turistica della regione e in questo i nuovi strumenti finanziari messi a disposizione dalla Regione Basilicata, i fondi Piot (Pacchetti integrati offerta turistica), 82 milioni di euro, possano rappresentare un incentivo poiché è dal basso che parte la proposta turistica nuova di chi è già associato. Poi sono intervenuti gli esperti finanziari del Banco di Napoli e Mediocredito centrale, i quali hanno sottolineato come in Basilicata il settore turistico non è del tutto sfruttato in quanto l’offerta non è integrata bene: mare, monti, borghi dell’entroterra ma frammentata e troppo sbilanciata sul mare. Ma al di là dell’aspetto prettamente di politica-turistica, i banchieri dell’istituto di credito meridionale, da pochi anni entrati nel colosso del credito Banca Intesa, che detiene nel Sud Italia il 13% del mercato creditizio, come Banco di Napoli abbia elargito ben 600 milioni di impieghi e spiegato alla platea degli astanti il “Progetto turismo” nei confronti del mondo imprenditoriale meridionale con una serie di agevolazioni e beni finanziabili dalla banca: “Tutti gli affidamenti –spiega Francesco Guido della divisione banca dei territori del Banco di Napoli- sono soggetti alle regole di Basilea 2 e non si scappa, pertanto non ci sono settori privilegiati. Però la differenza la possono fare i Confidi, ancora poco sfruttati, i quali possono finanziare con linee di credito fino a 1,5 milioni di euro. Però anche in questo caso ci vogliono delle garanzie, che per le imprese immobiliari ad esempio è l’ipoteca sulle case per le altre aziende il capitale sociale, anche se minimo, e quindi un cash flow (liquidità ndr) adeguato. Da noi non si sfugge dai parametri tradizionali e l’idea di concedere affidamenti senza la sostenibilità aziendale è una strada non praticabile”. All’incontro erano presenti anche il presidente del Consiglio comunale, Otello Marsano; il consigliere regionale Antonio Di Sanza e quello provinciale, Serafino Di Sanza.

Gabriele Elia

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