venerdì 20 novembre 2009

Rinviata anche la seconda udienza su “Marinagri”: l’11 dicembre la verità

L’udienza preliminare davanti al Gup, Gabriella Reillo, del tribunale di Catanzaro sul procedimento penale in corso relativo alla vicenda “Marinagri”, la cittadella sull’acqua oggetto di sequestro cautelativo da parte della Procura di Catanzaro nell’aprile del 2008, è stata nuovamente rinviata all’11 dicembre. E’ il secondo rinvio dopo quello del mese scorso in cui non venne notificata ai legali della difesa, Filippo Vinci e Piermaria Lista, la data dell’udienza. A darne notizia è il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello: “Un cittadino di Policoro, iscritto regolarmente all’anagrafe del mio Comune, Ottavio Frammartino, ha chiesto al Gup, che si doveva pronunciare sull’inchiesta, tutto il faldone processuale del procedimento penale per una eventuale sua costituzione in giudizio di parte civile. Per accelerare l’iter processuale ed evitare così ulteriori proroghe, mi sono reso disponibile già da oggi io stesso a fornire a questo cittadino copia degli atti della richiesta di rinvio a giudizio proposta dall’ex Pm Luigi De Magistris che riguarda i quattro indagati. E’ chiaro l’intento di Frammartino di guadagnare tempo, temendo nel flop di tutta l’inchiesta. Però siccome il decreto legislativo 267/2000 (Codice degli enti locali) consente ad un cittadino residente in un Municipio di richiedere atti processuali che riguardano il suo Comune, chiamato in causa per una inchiesta giudiziaria, il Gup ha deciso così l’ennesimo rinvio dell’udienza preliminare all’11 dicembre perché inficiata di necessaria integrazione. Noi siamo comunque sereni e conviti che il nostro operato politico-amministrativo sia legittimo, come più volte manifestato, anche pubblicamente. Purtroppo i temi del lavoro non stanno a cuore a tutti, nemmeno a quei partiti che si professano di Sinistra, e questo mi dispiace. Quando questa vicenda sarà chiusa, e io mi auguro che l’11 dicembre sia la data ultima, è giusto che i cittadini sappiano chi sta dalla parte dello sviluppo e chi no, facendo perdere solo tempo prezioso per la ripresa dei lavori e che nello stesso tempo ritorni un clima di pax civile e politico”.

Gabriele Elia

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