“Il ritiro della mozione ‘Marinagri’ nel Consiglio regionale di martedì scorso è l’ennesima telenovela politica-amministrativa che dura ormai da anni e sulla quale mi auguro i titoli di coda possano scorrere il prossimo 20 novembre con il dissequestro totale del cantiere. Che senso ha presentare una mozione ora, quando è troppo tardi? Perché quando sono sceso in piazza, esponendomi in prima persona, nell’aprile del 2008 nessuno mi ha seguito? Quello che è accaduto questa settimana nei Palazzi della Regione è il segnale tangibile di come agli eletti non interessi per nulla lo sviluppo di questa terra; però quando chiedono i voti sono i primi ad organizzare convegni e gridare sui palchi che la Basilicata è una regione virtuosa. L’Ente regione doveva essere in prima fila a favore dell’investimento perché è stata essa stessa ad approvare il piano regionale della Foce Agri, però ora sembra quasi prenderne le distanze. Questa è una vera ingiustizia per tutto il territorio. Meno male che qualche amministratore più coscienzioso degli eletti nella massima assise regionale mi ha espresso solidarietà, ed è convinto della liceità dell’investimento. Infatti nella seduta di sabato prossimo del direttivo Anci (Associazione nazionale comuni italiani), che si terrà per la prima volta a Policoro, tra i punti all’ordine del giorno c’è anche la vicenda ‘Marinagri’, con i sindaci lucani, a questo punto la vera coscienza della Lucania, impegnati nella difesa dell’investimento della cittadella sull’acqua tra le più grandi d’Europa. Intanto chiederò alla proprietà di non scrivere più alla Regione Basilicata per discutere del problema in assemblea, tanto ormai non serve più a nulla non essendosi letti nemmeno le carte processuali dalle quali non si evince nessun reato. Con l’ennesimo rinvio della mozione del 10 novembre, tutti aspettano di festeggiare dopo l’udienza del 20 novembre, quando presumibilmente sbloccheranno tutto il cantiere. Tale posizione attendista è troppo comoda. Sono sicuro che se le cose dovessero andare come io credo e quasi tutti i cittadini sperano, nell’elenco di coloro che dovranno chiedere scusa ci saranno anche i consiglieri regionali lucani che hanno votato il ritiro (tranne qualcuno vedi Mattia)”, afferma il sindaco Nicola Lopatriello.
Gabriele Elia
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