“Entro la fine di novembre conto di chiudere definitivamente l’operazione economica con il gruppo Pfanner”. Così il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, esprime cauto ottimismo dopo la sua visita nella città austriaca di Linz, a metà strada tra Vienna e Salisburgo, in uno degli stabilimenti più grossi dell’Austria dell’imprenditore Hermann Pfanner: “Mi hanno fatto conoscere la loro storia, un gruppo che opera nel settore di imbottigliamento di succhi di frutta dal 1882 partendo con cinque dipendenti e ora ne hanno 10 mila con una produzione di 2 milioni di tetra pak al giorno per il confezionamento di succhi di frutta da esportare poi in tutto il mondo, avendo una fetta importante di mercato. Ma quello che mi ha colpito subito è stato anche la semplicità di Pfanner e dei suoi collaboratori, i quali hanno una grande cultura del lavoro, dell’ospitalità e la voglia ancora di dare lavoro, sviluppo e benessere anche ad altre aree del mondo. Quando ho spiegato loro le ragioni del nostro territorio si sono convinti ad investire qui e non altrove dove altri sindaci avrebbero fatto ponti d’oro a Pfanner pur di averlo nelle loro località, anche estere. E in questa mia azione di convincimento sono prevalsi numerosi fattori: la strategicità di Policoro che io ho spiegato cartina alla mano; la sua vicinanza ai Balcani e ad un mercato florido come quello dell’Est europeo ancora da esplorare del tutto da alcuni imprenditori; la qualità pregiata delle nostre produzioni e il clima sempre mite che ci accompagna tutto l’anno. Già perché loro confezionano tutti i tipi di frutta, a partire dalle mele per arrivare alle pesche e ad altre colture non necessariamente prodotte in loco, e sono anche produttori agricoli avendo acquistato terreni in Ucraina costruendosi da soli la filiera agricola senza altri intermediari, il tutto accompagnato anche da un turismo che sta facendo i primi passi verso uno sviluppo europeo e moderno che mi auguro trovi presto lo slancio che merita con lo sblocco totale della cittadella sull’acqua ‘Marinagri’. Queste sono state in estrema sintesi le mie tesi pro-Pfanner a Policoro, e con la imminente dismissione dello stabile di Alpenfrucht, destinato proprio a questo tipo di investimento, scomputando le migliorie apportate, già nei prossimi mesi mi auguro di poter ufficializzare l’apertura di un nuovo stabilimento anche in riva allo Jonio con ricadute occupazionali notevoli anche per tutto l’indotto fatto di cooperative, attività commerciali e servizi. Dal canto loro posso dire che tutto il management è entusiasta di questa nuova avventura imprenditoriale, tanto è vero che si sono congratulati con me per la bellezza del nostro territorio, perché sono amanti del rischio di impresa oltre ad essere imprenditori nel vero senso della parola e vogliosi di dare una mano a tutto il comparto agricolo della regione per farla uscire dal baratro ”.
Gabriele Elia
Nessun commento:
Posta un commento