L’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica, Cosimo Ierone (Città Nuova), spiega lo stato dell’arte dei lavori di viale Salerno: “Abbiamo appaltato qualche mese fa i lavori, invitando 10 imprese di Policoro su 15 totali, pagando il primo Sal (stato di avanzamento lavori) e l’acconto del secondo all’impresa edile aggiudicataria, per il raddoppio di un’arteria fondamentale per la nostra città, in quanto su viale Salerno è presente l’ospedale civile cittadino, oltre alla presenza di numerose abitazioni civili e interi nuovi quartieri. Purtroppo i lavori si sono fermati momentaneamente in quanto si necessita di una perizia di variante, in quanto quell’area è soggetta a vincolo archeologico e non potevamo prevedere un numero consistente di tombe ritrovate durante gli scavi. I vincoli del Patto di stabilità interno per quanta riguarda gli investimenti non ci consentono, pur avendo la copertura finanziaria, di redigere questa perizia nel 2009, e dunque i lavori riprenderanno nel mese di gennaio 2010. D’altronde anche la stessa Regione Basificata ha avuto il nostro stesso problema bloccando i pagamenti di opere pubbliche fino al 31 dicembre per aver sforato anch’essa il Patto di stabilità. Vorrei ricordare che se non avessimo aperto una strada così funzionale ad importanti servizi pubblici, come l’accesso all’ospedale, e trafficata chissà quante polemiche ci sarebbero piovute. Invece in maniera molto cosciente abbiamo preferito aprire al pubblico la strada, seppur con manto stradale provvisorio , per garantire la scorrevolezza del traffico a doppio senso, mentre prima era a senso unico e dunque più stretta dove per giunta in passato si sono verificati anche incidenti stradali. Pertanto vorrei tranquillizzare i cittadini che con l’imminente anno nuovo riprenderanno i lavori per il suo completamento del primo stralcio, e che anzi nel piano triennale delle opere pubbliche è previsto anche un secondo stralcio di lavori che allargherà la strada da via Massimo D’Azeglio fino all’ultimo comparto di Policoro. Le critiche strumentali di chi non ha una legittimazione popolare e si arrampica sugli specchi non ci spaventano, anzi rafforzano la nostra convinzione che stiamo lavorando nell’interesse pubblico. Chi critica non ricorda, ed è in malafede, che quando era al Governo di questa città non c’era un cantiere aperto”.
Gabriele Elia
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