POLICORO – Prima di ogni ricorrenza festiva, quando circola maggiore liquidità, puntualmente si verificano truffe ai danni di persone sole e indifese. E ogni scusa è buona per sottrarre dai loro risparmi denari preziosi che finiscono nelle tasche di veri e propri delinquenti. Con la scusa dell’acquisto di un computer da parte di figlio, nipote o parente; pagamento di imposte evase; acquisto on-line di libri e/o enciclopedie; rinnovi di assicurazione o contributi per finanziare fantomatici progetti sociali, molti anziani vengono subdolamente raggirati da veri e propri professionisti del malaffare. Così nei giorni scorsi vittima di quest’ennesimo episodio di malcostume è stata una pensionata del circondario che ha ricevuto la visita indesiderata di una persona distinta, la quale con modi gentili e vestito elegante dopo un breve colloquio invitava l’anziana signora a versare una determinata somma di denaro. Ella però insospettitasi della visita non prevista e davanti ad un volto nuovo mai visto, è stata alquanto fredda nella breve interlocuzione; senonchè il truffatore maneggiando un telefonino ha chiamato un correo dicendo alla donna di parlare con un suo diretto congiunto. Quest’ultimo, sempre con fare garbato e con voce artefatta, spiegava alla donna che trattatavasi di un amico e la invitava a pagare quanto richiestole per saldare un servizio resogli; cosa che è purtroppo avvenuta a scapito della povera donna che si è vista così sottrarre una somma, non elevata per fortuna, dai suoi sudati risparmi.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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