POLICORO – Sixty five. Con un perfetto inglese e l’amplomb anglosassone non nasconde la sua età, 65 anni, -ma il suo nome si- la “studentessa” meno giovane tra coloro che frequentano il corso serale per il conseguimento della licenza media all’Aldo Moro del centro jonico. Insieme a lei dieci studenti/lavoratori assidui e qualche altro salturario si apprestano a sostenere gli esami. Dalle 17:00 alle 20:00 ogni sera dal lunedì al venerdì vengono loro impartite le nozioni base di: inglese, matematica, italiano, storia, geografia, tecnologia, scienze. Il progetto nel centro jonico è sperimentale e al suo primo anno, però sia in termini di iscrizioni che di frequenze ha riscosso un buon successo. Infatti tutti i discenti, il più giovane ha poco meno di 40 anni, sono soddisfatti delle conoscenze che hanno acquisito durante l’anno scolastico tanto da doverle esplicitare negli esami di fine anno tra qualche settimana. E la voglia di apprendere non è saltata solo sui lavoratori ma anche su qualche casalinga vogliosa di non trascorrere il tempo solo davanti ai fornelli. C’è chi ha avuto anche la fortuna di essere seguita da figli o nipoti in un rapporto generazionale inversamente proporzionale e i risultati sono stati migliori di quelli previsti. L’entusiasmo si legge sui loro volti tanto che non è escluso per qualcuno di loro l’iscrizione alle superiori dopo lo scoglio della licenza. Per tutti però in città c’è l’Unitre per continuare ad appassionarsi ed approfondire materie di stretta attualità: salteranno le medie superiori o magari faranno cinque anni in uno in qualche istituto privato, fatto sta che per l’anno prossimo c’è per loro l’imbarazzo della scelta. Compreso un corso di inglese, sempre nella stessa scuola, per chi volesse coltivare usi, costumi e storia del Paese di Albione. E comunque sia la scuola che li ha ospitati e il suo corpo docente composto da: Franco Roseto, Dolores Troiano, Beatrice Lavecchia e Angela Gerardi sperano che il C.T.P. (Centro territoriale permanente) di Marconia riconfermi il corso a Policoro. D’altronde i contributi europei del fondo sociale mirano ad elevare il livello culturale dei cittadini facendoli sentire tutti più europei. Come dire: gli esami non finiscono mai. Ed è giusto così.
Gabriele Elia
Fonte il Quotidiano della Basilicata
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