POLICORO – Le bugie hanno il naso lungo e le gambe corte. Questo in sintesi il giudizio negativo del Tribunale del malato (Tbm) del centro jonico rivolto al Direttore generale dell’Asm (Azienda sanitaria materana), Vito Gaudiano, contro la scellerata decisione di trasferire a Tinchi il reparto di riabilitazione per malati cronici, la fisioterapia, lasciando a Policoro solo quello per acuti. “Non ne comprendiamo il motivo –afferma Maria Antonietta Tarsia del Tbm-, dopo che a Policoro si effettuavano 40/45 mila prestazioni all’anno. Oltretutto Gaudiano dà ampie rassicurazioni sul potenziamento del presidio policorese e poi nel concreto si comporta nella direzione opposta. Ci sentiamo tutti presi in giro per le menzogne che raccontano quelli Asm nelle loro sedi, senza mai essersi confrontati con il territorio non essendo mai venuti qui a Policoro a spiegare alle popolazioni interessate le vere intenzioni dell’azienda in merito al futuro complessivo del presidio policorese. Se il buongiorno si vede dal mattino il trasferimento della fisioterapia non è certamente un buon viatico per il futuro periferico della sanità lucana. Anziché tutelare le fasce sociali deboli, come appunto gli anziani, si tende invece a polverizzare risorse umane ed economiche per servire logiche del territorio che rispondono a tutti i criteri tranne quelli di efficienza ed economicità. Anzi proprio nelle scorse settimane avevamo portato a casa un buon risultato con l’aumento delle ore di medicina sportiva e il ripristino il primo martedì del mese del rinnovo delle patenti per gli anziani, sempre a Policoro. E invece con la delibera del 27 aprile l’Asm fa l’ennesimo passo indietro mettendo in pratica il suo vecchio disegno di ridimensionare l’ospedale “Giovanni Paolo II” a scapito di altri presidi con l’intento di accorpare a Matera in un secondo momento tutti i servizi più importanti alla persona, mortificando così anche le professionalità. A questo punto chiamiamo a raccolta tutti coloro, cittadini e istituzioni, che in questi mesi hanno detto no in varie assemblee al depotenziamento del presidio di Policoro con una protesta popolare davanti all’arroganza di chi non si vuol confrontare con i cittadini interessati; e chiediamo agli stessi sindaci di costituirsi subito in comitato istituzionale come paventato in un recente incontro per mettere un argine ad altri atti di sopruso. Solo unendo le forze forse riusciremo a far valere le nostre ragioni, che poi sono quelle degli utenti. Oltretutto la scorrettezza dell’Asm non conosce misura non avendo nemmeno pubblicato sull’albo pretorio, come prevede la normativa, la delibera in questione pensando che passasse inosservata. A meno che non hanno qualcosa da nascondere…”. E a proposito di ridimensionamento dei servizi, nel reparto di ostetricia, anch’esso attenzionato dai vertici sanitari nel più generale piano di riassetto ospedaliero, da fonti interne il nosocomio sembra che nelle scorse settimane sia stato praticato il cesareo ad una donna, la quale ha avuto poi delle complicazioni avendole reciso una vena sfiorando così una tragedia simile a quella della giovane donna di Bernalda Rosalba Pascucci.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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