lunedì 16 maggio 2011
La devianza dell’alcol spiegata dagli studenti dell’Aldo Moro
POLICORO – La scuola media “Aldo Moro” si conferma un istituto scolastico attento alle dinamiche sociali dei propri alunni a cui vengono impartite non solo lezioni didattiche ma anche quelle pedagogiche. Così dopo il progetto contro il tabagismo di un anno fa, nella serata di giovedì 12 maggio in via Allende gli studenti delle seconde classi hanno presentato i loro lavori e capolavori contro l’alcolismo: filmati, ricerche, didascalie contro una delle piaghe sociali più tristi della società. Da cui è emerso che ci sono diversi tipi di bevitori: i consumatori per disinibirsi e allentare i propri freni e quelli occasionali. Questi due tipi non sono affetti da dipendenza, ma hanno un maggior rischio, rispetto alla popolazione generale. Poi la casistica si allarga con quelli della categoria la cui caratteristica centrale è la perdita di controllo: essi sono soggetti che possono anche astenersi dall’alcol, ma nel momento in cui ne iniziano l’uso lo fanno in modo incontrollato; l'etilista soggetto a crisi di astinenza che necessita di ricoveri in ospedale a causa delle complicazioni organiche e delle crisi astinenziali, ma torna a bere non appena dimesso. Infine il bevitore episodico, con periodi di eccesso. Tra coloro che fanno uso di sostanze etiliche, più pericolose di quelle stupefacenti perché causano più decessi dovuti a cerrosi, c’è il bevitore compulsivo che non si controlla; poi il gregario che di rado perde totalmente il controllo: ingerisce grandi quantità di alcol, ma riesce a smaltirle nelle serate in compagnia. L'alcol ha la funzione di elemento unificante tra i singoli bevitori che, pur avendo personalità diverse, riescono generalmente ad armonizzare tra di loro, a scambiarsi formule semplici per la risoluzione dei problemi del mondo, a darsi pacche sulle spalle, ad abbracciarsi e ad avere atteggiamenti di intima amicizia. Questo in sintesi è emerso durante la presentazione dei loro lavori di gruppo. Il dirigente scolastico Francesco Dellorusso si è detto orgoglioso dei suoi alunni per lo spirito con il quale si sono approcciati al tema, sotto la supervisione dei professori; mentre il medico dell’Asm Maurizio Stigliano ha parlato delle prevenzione come la miglior cura contro questo tipo di devianza sempre più frequente, purtroppo, soprattutto tra i giovanissimi. la Dott.ssa Maria Antonietta Amoroso, anch’essa dell’Asm, nel sottolineare come molte delle stragi del sabato sera sono riconducibili all’uso di alcol, ha evidenziato anche i disagi psico-fisici che comporta e le ripercussioni sociali di isolamento. Queste argomentazioni sono state anche il filo conduttore dei lavori dei discenti a cui si sono aggiunte nove cartoline distribuite dall’Amministrazione comunale di Policoro.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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