sabato 28 maggio 2011

Svincolo 106 zona artigianale. A chiederlo è il consigliere Ferrara



POLICORO – Da sempre considerata come la città del commercio, all’interno del comprensorio della costa jonica, Policoro può vantarsi, in effetti, di un significativo numero
di attività commerciali ed artigiane presenti al suo interno. Una parte consistente di esse, tra aziende e strutture, è ubicata nella zona cosiddetta “artigianale”, zona D1 e sulle complanari della strada statale 106. E per venire incontro alle esigenze degli operatori
commerciali dell’area e alle necessità di offrire servizi anche in termini infrastrutturali, già 10 anni fa era stato inoltrato all’Anas la richiesta per la realizzazione di un ulteriore svincolo che dalla Ss portasse a tali zone. Progetto del quale al momento non c’è
traccia. E’ solo uno, infatti, in direzione Taranto, quindi per chi viene dalla Calabria, l’ingresso alla città. A tal proposito, il consigliere comunale Giuseppe Ferrara (Casa dei moderati) che pure applaude a quanti hanno intercettato il finanziamento e a quanti hanno
cantierizzato il progetto per la realizzazione dei lavori di rifacimento manto stradale, marciapiedi, allacciamento acqua e fogna ripresi in questi giorni proprio nella zona artigianale della città, evidenzia una mancanza. “Per l’ennesima volta non è stata mantenuta fede a quanto promesso circa la costruzione di un secondo svincolo d’ingresso dalla statale jonica nonostante il ruolo e la funzione svolto nel periodo in questione dall’allora sottosegretario alle infrastrutture che al territorio avrebbe dovuto tenere più di ogni altro parlamentare. Promesse vane, come molte fatte nel corso di questi anni e che hanno prodotto i risultati visibili con lo scrutinio dei giorni scorsi alle amministrative nei comuni lucani”. “Tramite l’attuale amministrazione comunale – prosegue il consigliere –
mi farò carico di inoltrare nuovamente la richiesta a tutti gli organi competenti. Sicuro di lavorare nell’interesse di tutta la città e soprattutto di quelle attività presenti nelle zone suddette, e oggi penalizzate”, conclude Ferrara.

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