POLICORO – Esattamente un anno fa
l’Amministrazione comunale del centro jonico terminava anticipatamente la
legislatura, dopo tre anni e mezzo, per le dimissioni di undici consiglieri su
21. Immediatamente dopo si aprivano i giochi per il rinnovo della massima
assise consiliare in vista delle elezioni amministrative del 6/7 maggio e
successivo ballottaggio il 20/21. Nasceva così, all’indomani di quella
esperienza nata nel 2008 come centro-destra e poi in itinere trasformatasi in
“centro” senza l’Udc, un’altra esperienza politica di centro-destra intorno al
candidato sindaco, e poi primo cittadino a tutti gli effetti, Rocco Leone: la
lista “Trenta”. Giovani, molti dei quali professionisti che hanno deciso di
vivere e realizzarsi nel Comune che ha dato i natali a quasi tutti visto che
parliamo della prima generazione di policoresi doc. La loro presentazione
ufficiale, all’incirca un anno fa, ci fu nella sala convegni del centro
giovanile di “Padre Minozzi”. Da lì gettarono le basi per una futura lista
politica da apparentarsi al Pdl. Decisero di misurarsi e di entrare
direttamente nell’agone politico stanchi di delegare sempre e comunque
amministratori che poi puntualmente hanno tradito le loro attese. Sedici volti
nuovi in nome del rinnovamento politico-amminstrativo. Questo fu il loro
slogan. Che risultò vincente. Infatti nel maggio 2012 il centro-destra, diverso
da quello del 2008, si riconfermò a Palazzo d’Ercole con i “Trenta” che
portarono in dote poco meno di mille voti. Consensi che valsero due posti nell’Esecutivo
municipale: Massimiliano Scarcia e Massimiliano Padula, tutt’ora ancora assessori
con le deleghe rispettivamente al Bilancio e Sport-Spettacolo. Tra i banchi
della maggioranza in Consiglio entrarono: Giovanni Lippo, Daniele Sanasi, Marco
Pinca e Giuseppe Montano, quest’ultimo capogruppo. A dimostrazione del loro
progetto di lungo periodo, rinnovare la politica, da sabato 26 gennaio hanno
una sezione politica tutta loro in via Caltanissetta nel quartiere Italia (ex
II Piano di zona) per condividere uno spazio di confronto, ascoltare i
cittadini, i loro problemi le loro aspettative. Non dunque una operazione meramente
elettorale dalla quale anzi prendono le distanze, anche se la loro appartenenza
al centro-destra non è in discussione, ma uno spazio fisico all’interno del
quale elaborare progetti e programmi per cambiare la politica dal di dentro: da
amministratori. Un’occasione unica senza la necessità di usare la demagogia o
agitare lo spettro della piazza per protestare contro qualcuno o qualcosa
perché sono forza di governo. Di cambiamento tutto da dimostrare.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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