martedì 29 gennaio 2013

Politica. I “Trenta” hanno una loro sezione


POLICORO – Esattamente un anno fa l’Amministrazione comunale del centro jonico terminava anticipatamente la legislatura, dopo tre anni e mezzo, per le dimissioni di undici consiglieri su 21. Immediatamente dopo si aprivano i giochi per il rinnovo della massima assise consiliare in vista delle elezioni amministrative del 6/7 maggio e successivo ballottaggio il 20/21. Nasceva così, all’indomani di quella esperienza nata nel 2008 come centro-destra e poi in itinere trasformatasi in “centro” senza l’Udc, un’altra esperienza politica di centro-destra intorno al candidato sindaco, e poi primo cittadino a tutti gli effetti, Rocco Leone: la lista “Trenta”. Giovani, molti dei quali professionisti che hanno deciso di vivere e realizzarsi nel Comune che ha dato i natali a quasi tutti visto che parliamo della prima generazione di policoresi doc. La loro presentazione ufficiale, all’incirca un anno fa, ci fu nella sala convegni del centro giovanile di “Padre Minozzi”. Da lì gettarono le basi per una futura lista politica da apparentarsi al Pdl. Decisero di misurarsi e di entrare direttamente nell’agone politico stanchi di delegare sempre e comunque amministratori che poi puntualmente hanno tradito le loro attese. Sedici volti nuovi in nome del rinnovamento politico-amminstrativo. Questo fu il loro slogan. Che risultò vincente. Infatti nel maggio 2012 il centro-destra, diverso da quello del 2008, si riconfermò a Palazzo d’Ercole con i “Trenta” che portarono in dote poco meno di mille voti. Consensi che valsero due posti nell’Esecutivo municipale: Massimiliano Scarcia e Massimiliano Padula, tutt’ora ancora assessori con le deleghe rispettivamente al Bilancio e Sport-Spettacolo. Tra i banchi della maggioranza in Consiglio entrarono: Giovanni Lippo, Daniele Sanasi, Marco Pinca e Giuseppe Montano, quest’ultimo capogruppo. A dimostrazione del loro progetto di lungo periodo, rinnovare la politica, da sabato 26 gennaio hanno una sezione politica tutta loro in via Caltanissetta nel quartiere Italia (ex II Piano di zona) per condividere uno spazio di confronto, ascoltare i cittadini, i loro problemi le loro aspettative. Non dunque una operazione meramente elettorale dalla quale anzi prendono le distanze, anche se la loro appartenenza al centro-destra non è in discussione, ma uno spazio fisico all’interno del quale elaborare progetti e programmi per cambiare la politica dal di dentro: da amministratori. Un’occasione unica senza la necessità di usare la demagogia o agitare lo spettro della piazza per protestare contro qualcuno o qualcosa perché sono forza di governo. Di cambiamento tutto da dimostrare.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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