Comitato TerreJoniche: gricoltori
e i cittadini indicono la manifestazione fra il 26 Gennaio ed il 2 Febbraio
Affollata da cittadini e agricoltori l'assemblea indetta venerdì 11 gennaio dal Comitato per la Difesa delle TerreJoniche in cui sono intervenuti, fra gli altri, i sindaci di Castellaneta, Ginosa, Craco, Montalbano Jonico, gli assessori dei comuni di Policoro e Bernalda, il Presidente del Consiglio Comunale di Nova Siri Antonio Melidoro e l'Assessore alla Provincia di Taranto Teresita Galeota.
Diversi i messaggi di adesione
giunti da rappresentanti istituzionali che non hanno potuto partecipare. Fra
gli altri quelli dell'Assessore all'agricoltura della Regione Basilicata Rosa
Mastrosimone, del Vicario per l'attuazione dell'Ordinanza per l'Alluvione della
Puglia Luca Limongelli, del sindaco di Tursi, dell'Assessore alla Provincia di
Matera Gianni Rondinone, del Sindaco di Potenza Vito Santarsiero nella sua
veste di Presidente dell'ANCI di Basilicata. Nei giorni scorsi erano giunti
altri messaggi e prese di posizione che esprimono la condivisione delle
questioni sollevate dal Comitato e dell'obiettivo di risanare l'ingiustizia
compiuta da Governo e Parlamento con la decisione di escludere la Basilicata e
la Puglia dai finanziamenti del fondo per le alluvioni dei prossimi tre anni
(fra questi quello dei Presidenti della Regione Puglia e Basilicata e delle
Province di Taranto e Matera). Numerosi gli interventi introdotti dalla
relazione e dalle proposte di Gianni Fabbris a nome del Comitato per la Difesa
delle TerreJoniche che al termine ha proposto alla votazione le risoluzioni
sugli obiettivi e l'agenda delle iniziative scaturite dal confronto
assembleare. L'assemblea ha votato con un voto contrario ed un astenuto le
seguenti decisioni:
Sugli obiettivi:
Sugli obiettivi:
1) viene chiesto urgentemente al
governo nazionale di porre rimedio all'esclusione ingiustificata di Puglia e
Basilicata dalla ripartizione del fondo previsto per le alluvioni nei prossimi
tre anni, intervenendo in fase di emanazione del decreto di riparto delle somme
(che dovrà avvenire entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto
nella gazzetta ufficiale avvenuto il 29 di Dicembre 2012) e viene chiesto alle
forze politiche che in parlamento si sono rese responsabili con il voto di una
ingiustizia così palese di intervenire dichiarando la propria condivisione
2) viene chiesto al Governo ed
alle forze politiche, in ogni caso, di assicurare (anche con un impegno formale
dei segretari nazionali dei partiti e delle forze politiche per una misura da adottare
appena insediato il nuovo parlamento) un provvedimento finanziario adeguato che
eroghi alle popolazioni colpite di Puglia e Basilicata un provvedimento minimo
valutato in almeno il 4% dei danni dichiarati (Euro 320 milioni per la
Basilicata e 160 milioni della Puglia) ovvero di almeno 25 milioni di Euro per
la Basilicata e 12,5 milioni di Euro per la Puglia. Dopo due anni di attesa con
le ferite aperte sul territorio e nelle famiglie e aziende colpite è la soglia
minima di decenza accettabile.
3) viene decisa una campagna di pressione ed opinione che si rivolge a tutti i cittadini di Puglia e Basilicata ed all'opinione pubblica nazionale per denunciare il carattere antipopolare di una evidente ingiustizia contro la dignità di istituzioni e comunità colpite
3) viene decisa una campagna di pressione ed opinione che si rivolge a tutti i cittadini di Puglia e Basilicata ed all'opinione pubblica nazionale per denunciare il carattere antipopolare di una evidente ingiustizia contro la dignità di istituzioni e comunità colpite
Sul'agenda
- vengono, conseguentemente, chiesti incontri con il Sottosegretario Gian Paolo D'Andrea per sapere come il Governo intende intervenire ed ai segretari e responsabili nazionali delle forze politiche
- viene assunto un ordine del giorno unitario che viene proposto alla discussione e votazione di tutti i consigli comunali dei comuni e delle province colpite perchè venga inviato al Presidente Monti ed ai leader politici
- vengono, conseguentemente, chiesti incontri con il Sottosegretario Gian Paolo D'Andrea per sapere come il Governo intende intervenire ed ai segretari e responsabili nazionali delle forze politiche
- viene assunto un ordine del giorno unitario che viene proposto alla discussione e votazione di tutti i consigli comunali dei comuni e delle province colpite perchè venga inviato al Presidente Monti ed ai leader politici
- viene decisa la manifestazione
in strada dei cittadini, degli agricoltori e delle istituzioni che si terrà fra
il 26 Gennaio ed il 2 Febbraio 2013 anche per più giorni e, comunque, nelle
forme che riteremo opportune in funzione delle risposte che ci saranno state
date
Il Comitato per la Difesa delle
TerreJoniche ha annunciato, comunque, che, fra le iniziative che autonomamente
assumerà, vi sarà, a partire dalla data della manifestazione, dell'affissione
del Manifesto di denuncia dei nomi e dei partiti dei parlamentari lucani e
pugliesi responsabili della decisione in parlamento con un conseguente ruolo
attivo in campagna elettorale di denuncia e controinformazione fra i cittadini
lucani e pugliesi. Il manifesto e l'iniziativa del Comitato si chiameranno: “e
ora veniteci a chiedere il voto”.
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