venerdì 11 gennaio 2013

La riforma dei Consorzi di bonifica al centro di un dibattito promosso dall’associazione “Oltre”





POLICORO – L’associazione culturale “Oltre” fondata dal consigliere comunale Franco Labriola (Pd), di concerto con l’associazione “Campo Libero” di Matera, nella serata di martedì 8 gennaio nella biblioteca comunale “Massimo Rinaldi” hanno organizzato un convegno dal tema:  “La riforma dei Consorzi di bonifica in Basilicata”. Ad inizio lavori il sindaco della città jonica, Rocco Leone (Pdl), ha parlato di una riforma che vada nell’interesse dei consorziati e non continuare ad utilizzare gli Enti consortili come carrozzoni pubblici dove parcheggiare politici non eletti. Un’introduzione ai lavori è stata fatta da Labriola, il quale ha sottolineato l’importanza di una concertazione tra parte pubblica e associazioni di categoria che tenga conto delle diverse esigenze del mondo agricolo lucano e della morfologia dei territori: pianura e collina, diversificando così le attività dei Consorzi. Il consigliere regionale Vincenzo Santochirico (Pd) ha illustrato ai presenti il Ddl in discussione nelle commissioni regionali sulla governance in agricoltura. Tre le correnti di pensiero. “C’è chi vorrebbe un unico Ente consortile, accorpando gli attuali tre, che ottimizzi le risorse e snellisca il pletorico apparato ripianando la pregressa situazione debitoria; e subito dopo l’approvazione della riforma ridare slancio all’ attività dell’Ente non solo per quel che concerne la bonifica e l’irrigazione dei terreni, ma delegando competenze tipo forestazione, difesa del suolo e manutenzione dei corsi fluviali. Poi c’è chi vorrebbe –continua Santochirico- mantenere i tre Enti dietro la supervisione di una cabina di regia unica regionale che, come per la precedente tesi, ottimizzi le risorse umane ed economiche con la Regione che potrebbe delegare alcune competenze parallelamente allo stanziamento di risorse aggiuntive”. Nell’ottica dell’economicità dei servizi al settore primario economico lucano, Santochirico ha anche aggiunto un’altra ipotesi in merito alla riforma: “No all’accorpamento e continuare a mantenere l’autonomia dei tre Enti consortili accentrando solo alcuni servizi amministrativi. Comunque sia credo che entro l’anno provvederemo alla votazione del Ddl”. Presenti anche i sindacati maggiormente rappresentativi: Coldiretti nella persona di Enzo Padula, referente cittadino; Nicola Minichino della Copagri e Donato Di Stefano della Cia (Confederazione italiana agricoltura). I quali hanno messo sotto le lente di ingrandimento le loro criticità manifestate nelle audizioni in prima e terza commissione consiliare: risanamento dei debiti; no al consorzio unico anche perché in contrasto con una Direttiva dell’Unione europea; no a deleghe aggiuntive senza fondi; nuova pianta organica; utilizzo di energia alternativa, certificazione di qualità per le acque e suolo da parte dei Consorzi. Tra i relatori dovevano esserci anche i consiglieri regionali Roberto Falotico ed Ernesto Navazio, assenti all’ultimo momento per impegni istituzionali. In particolare il primo, in un precedente incontro sempre a Policoro, sostenne la necessità che in Basilicata ci siano due Consorzi: uno, Terre alte, per le zone di montagna e l’altro, per la pianura Metapontina a Policoro.

 Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Nessun commento:

Posta un commento