L’ex sindaco di Policoro Nicola
Lopatriello a seguito della sentenza della Corte dei Conti di Basilicata con la
quale si censura l’operato del Comune di Pisticci e stabilisce che gli
amministratori imputati ed assolti,
anche con formula piena, si paghino gli
avvocati di tasca loro, dichiara: “E’
una interpretazione cervellotica e pazzesca, forse dettata dall’onda emotiva
dell’anti politica, in cui si riportano Sindaci ed amministratori locali al
rango solito di figli di un Dio minore.
La sentenza rimarca la diversità fra dipendenti pubblici ed eletti, i
primi legati da vincolo contrattuale con l’Ente che si fa carico delle spese di
difesa ed i secondi che rispondono del loro operato direttamente ai cittadini.
La cosa è assurda se si tiene conto che gli amministratori sono si eletti dal popolo, ma lavorano per la crescita socio economica e
per il bene dell’ Ente che di
converso altro non è che l’organo
dei cittadini che sono di fatto
stanziati su quella porzione di
territorio dello stato, concretizzando un forte rapporto organico fra le varie
componenti. Tali amministratori non
agiscono per un interesse personale proprio , ma per un mandato pubblico,
pertanto, non devono sopportare nella propria sfera personale gli effetti
svantaggiosi o dannosi dell’attività amministrativa, dato per scontato che le
misere indennità di carica ricevute
servono a ripagare l’eletto per
il tempo dedicato alla gestione della cosa pubblica , trascurando i suoi interessi personali e
spesso ad aiutare con grande riservatezza cittadini portatori di bisogni. Si sappia che la casta non occupa i Comuni.
Occorre a mio avviso un forte intervento
legislativo, per fare chiarezza su
questa annosa questione e che stabilisca
con certezza la casistica dei rimborsi agli amministratori nei casi di archiviazione o assoluzioni con formula ampia .
Altrimenti, al danno si aggiunge la
beffa , dove un magistrato inquisisce, un collegio o altro magistrato assolve e
per le spese di difesa si arrangi l’amministratore, allontanando così di fatto,
tanti cittadini dalla vita politica,
intimoriti da contraccolpi di natura economica e patrimoniale anche in caso di irreprensibili
azioni amministrative. Non sarebbe
giusto fare pagare direttamente ai giudici , visto che i Sindaci dovrebbero
sborsare anche quando non hanno commesso
nessun reato?”. L’ex Sindaco, ora vice
coordinatore nazionale e regionale , con delega agli Enti Locali del movimento politico Grande Sud , conclude:
“attiverò prontamente la segreteria Lucana del partito ,
nella figura dell’on.le Gianfranco Blasi e del vicario Nicola Viola
affinchè, con le iniziative dei nostri gruppi parlamentari si possa
tentare di eliminare definitivamente
tale discriminazione. La mia battaglia parte a difesa di quegli
amministratori incolpevolmente coinvolti
in vicende giudiziarie per ragioni di ufficio e
fino ad ora sempre
prosciolti o assolti con formula
piena, compreso il sottoscritto” .
Nessun commento:
Posta un commento