martedì 4 ottobre 2011
Salta l’investimento nella zona D/7?
POLICORO - L’investimento nella zona D/7 in località Torremozza è saltato? L’indiscrezione arriva da ambienti economici del centro jonico. Sembra che l’investitore Longarini dopo la dilatazione dei tempi amministrativi abbia deciso di investire altrove ed a nulla sarebbero valse le spinte a rimanere in loco del sindaco Nicola Lopatriello. Infatti l’imprenditore marchigiano sembrerebbe aver optato per il Sud America come sede dei suoi affari rinunciando alla costa jonica, in attesa della sentenza che forse gli darà ragione con un danno per il Comune di Policoro di 50 milioni di euro. Infatti durante la gestione commissariale venne applicata la clausola risolutiva espressa al contratto per inadempimento, e la sua società fece ricorso. Così se la giustizia dovesse dare ragione a Longarini per le casse comunali sarebbe un dramma in tempi di congiuntura economica negativa e la città jonica perderebbe un investimento di grosse dimensioni. Lo stesso primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, in un certo qualmodo conferma l’indiscrezione: “Sono rammaricato che l’imprenditore Longarini abbia deciso in tale modo. Un anno fa di questi periodi avevamo instaurato un proficuo dialogo con lui e la dirigenza della sua società per quanto riguarda l’investimento turistico in un’area complementare a Marinagri. Lo stesso Longarini era rimasto entusiasta della zona e delle sue potenzialità. Oltretutto c’era e c’è in pendenza un contenzioso giudiziario innescato dal Comune di Policoro all’epoca della gestione commissariale allorquando venne applicata la clausola risolutiva espressa al contratto per inadempimento della controparte, in questo caso della società Itaca Spa rilevata poi dallo stesso Longarini. Il quale però ora chiede al Comune un risarcimento danni di 50 milioni di euro per il mancato investimento adducendo serie motivazioni. Probabilmente a monte c’è la volontà imprenditoriale di recarsi in zone franche sia da un punto di vista amministrativo che fiscale e aspettare che la giustizia faccia il suo corso avendo la società, dal suo punto di vista, le carte in regola per vincere la causa contro il Comune e dunque quando sarà introitare risorse fresche senza il minimo sforzo. In terza analisi la crisi economica probabilmente lo ha scoraggiato, ma conoscendo la sua intraprendenza è un’ipotesi remota dal mio punto di vista. Comunque vado avanti nella mia azione di convincere Longarini a non andare via definitivamente dal nostro territorio poiché una buona amministrazione deve battersi per creare sviluppo ed occupazione e non preoccuparsi di aumentare i contenziosi”.
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