lunedì 24 ottobre 2011
Consigli per investire dalla “Copernico”
POLICORO – In questo momento di crisi economica non è semplice investire, per chi ha i soldi, nel mercato mobiliare. L’italiano medio preferisce andare sul sicuro con i titoli di Stato, che non rendono molto ma garantiscono qualcosa alla loro scadenza. Per fare chiarezza su come impiegare il sudore delle fatiche di una vita del contribuente, la società di intermediazione finanziaria “Copernico” ha organizzato una tavola rotonda giovedì 20 ottobre ore 18:30 presso l’hotel “Marinagri”. Tra i relatori tre consulenti finanziari: Marcello Agnello, Ivan Zanuttini e Saverio Scelzo. Nei loro interventi sono stati messi sotto la lente di ingrandimento i fenomeni geopolitici che negli ultimi anni sono stati tra le cause di speculazioni finanziarie e fuga di capitali dagli investimenti in borsa. Tra questi l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2011, il terremoto in Giappone, le tensioni sociali nel Maghreb, la crescita vertiginosa della Cina e di altri Paesi dell’Est asiatico del mondo. Ebbene questi accadimenti, secondo gli intervenuti, hanno portato addirittura gli Stati Uniti d’America ad un ridimensionamento economico: da quattro delle più grandi aziende su cinque tra le prime al mondo nel 2004 per produttività e patrimonio, oggi se ne contano la metà scavalcate da quelle dell’Impero Celeste maggiore creditore proprio degli States. Un focus è stato fatto anche sui titoli di Stato acquistati dalla banche con i soldi dei risparmiatori: una tassa sulle nuove generazioni, perché lo Stato, e quindi i contribuenti, sono coloro che pagano gli interessi ai sottoscrittori, che poi sono i cittadini stessi. Questo circolo vizioso ha portato l’Italia ad avere uno tra i più alti debiti pubblici del mondo, che non può essere foraggiato con i risparmi dei cittadini perché in questo modo il debito diventa sempre più alto. E per ridurlo si costringono i Governi a manovre penalizzanti: tagli verso le Pubbliche amministrazioni, tasse, con un Pil (Prodotto interno lordo) che cresce poco e quel po’ di ricchezza prodotta serve a pagare appunto gli interessi sui titoli di Stato. Come si esce da questo buco nero? Sempre secondo i relatori bisogna prima capire il progetto di vita di ciascun cittadino e poi procedere per ordine con una pianificazione dettata più dalla logica che non dai sentimenti o umori del momento, su cui anche i media a volte giocano un ruolo negativo facendo del “terrorismo” psicologico. In primo luogo se si ha voglia di vivere una vita senza troppi affanni la diversificazione degli investimenti è la prima cosa da mettere in campo, quella che da più garanzie. Ci sono fondi e azioni con buone performance, e anche se nel breve periodo sono soggetti a ribassi o perdite se si ha la pazienza di aspettare nel medio-lungo periodo danno delle buone rendite; non farsi prendere dal panico nel vendere titoli quando questi sono in calo perché l’andamento della Borsa è soggetta ad oscillazioni naturali; rivolgersi a personale qualificato e professionale nell’affidare i risparmi di una vita e diffidare da chi offre prodotti finanziari, in cambio, sulla parola e non sul prospetto, di rendimenti da favola. I lavori sono stati introdotti da Giuseppe Rubolino, anch’egli consulente, il quale ha evidenziato il punto obiettivo del convegno sullo stato di salute dell’economia mondiale.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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