lunedì 31 ottobre 2011
Callà: “Radicare il Terzo Polo a Policoro e in Basilicata”
Il commissario cittadino di Policoro di Futuro e libertà (Fli), Giuseppe Callà, dopo la convention nazionale dei giorni scorsi nella città di Lecce del Terzo Polo cui hanno partecipato i segretari nazionali: Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Francesco Rutelli, e dopo la costituzione del coordinamento regionale delle forze che costituiscono il Terzo Polo, martedì 25 ottobre, che ha avuto luogo alla presenza dei coordinatori nazionali nella Capitale, afferma con forza la necessità che da Policoro si avvii un processo di radicamento. “Futuro e libertà, la destra liberale, nazionale, legalitaria, del patriottismo repubblicano, della meritocrazia, del senso delle istituzioni, dei diritti civili, della giustizia sociale, autenticamente plurale, modernizzatrice, europea che ha dato vita insieme all’ Api, alla Dc, a Città Nuova, Casa dei moderati ad un laboratorio politico nella città di Policoro, -dichiara- già da diversi mesi, è finalizzato a lavorare per una prospettiva riformatrice e moderata nella città jonica che sia alternativa seria al Pdl cesaristico, populista e dall’altro al Pd ideologico e conservatore. Un progetto rivolto a tutti coloro che hanno estrazioni culturali laiche, liberali, cattoliche che fanno capo non solo ai partiti di riferimento del Ppe, ma anche ai cittadini delusi da questo bipolarismo muscolare, e alle associazioni che l’altro giorno si sono riunite a Todi dove si è discusso di non rimanere più alla finestra ma di essere protagonisti attivi del futuro sulla base del dialogo costruttivo tra persone che parlano la stessa lingua. E in questo ho salutato con favore la nascita di iniziative simili a quelle già intraprese a Policoro anche in altre assemblee istituzionali come il Consiglio regionale, volte a coagulare tutte le forze che credono nel Terzo Polo. In questo mi rivolgo alle forze politiche che si rivedono nel Terzo Polo ad abbandonare i tatticismi di circostanza e abbraccino un progetto più di lungo respiro già partito da Todi il 28/29 gennaio 2011 e che va declinato senza indugi sul territorio per un progetto ambizioso che vuole dare risposte concrete alla società civile, intercettando la domanda di partecipazione dei cittadini e superando la fase di antipolitica in cui l’Italia è caduta e parlando il linguaggio della sobrietà e responsabilità” .
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