domenica 14 agosto 2011

Strage di Bologna del 1980: ricordate le vittime in una solenne manifestazione cui ha preso parte anche il musicista Vincenzo Tancredi




POLICORO – Il 2 agosto del 1980 un ordigno esplosivo alla stazione di Bologna causò una strage, uno degli eventi più tristi che il Paese ricordi nell’era del terrorismo. Ogni anno la città emiliana per non dimenticare indice un concorso internazionale di composizione, sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica. Così alla XVII edizione andata in archivio martedì 2 agosto, tra i big della musica lirica italiana del calibro di: Antonio Tinelli, Ivano Battiston, Guido Arbonelli, Fabio Galliani, Michele Corcella, Mauro Gallo, Ivan Santarelli e qualche altro, c’era anche il policorese Vincenzo Tancredi, il più giovane degli artisti che hanno musicato i premi attribuiti dalla giuria ad: Adriano Gaglianello, Antonio Casagrande, Davide Fensi. L’orchestra, coordinata dal direttore Riccardo Ceni, esibitasi in piazza Maggiore, ha riscontrato un successo di livello internazionale in questa edizione coincisa con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tancredi non era lì per caso ma voluto a tutti i costi da Fabrizio Festa, direttore artistico della manifestazione, per il suo curriculum di tutto rispetto nonostante la giovane età. La passione per la musica gli è stata inculcata dal fratello maggiore, Maurizio, prima cimentandosi con la chitarra da autodidatta e poi seguendo le lezioni del concittadino amico, il maestro Salvatore Visaggi. I suoi primi esordi musicali sono incoraggianti, tanto che capisce di essere un predestinato del settore. Persevera e le sue doti vengono fuori spontaneamente una dopo l’altra all’Accademia Lizard di Fiesole dove si diploma. Attualmente studia al Conservatorio di musica di Matera per la specializzazione in chitarra Jazz. Fabrizio Festa crede ciecamente in lui tanto da portarselo dietro ad ogni evento. Per Tancredi la performance del 2 agosto è stato un banco di prova importante non solo sotto l’aspetto musicale ma anche nel contesto di un evento tra i più sentiti della Nazione, dove la partecipazione attiva dei giovani è elemento importante in una società che ripudia la violenza e risponde con il talento dei suoi giovani italiani di cui Vincenzo Tancredi è un esempio.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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