POLICORO - Nella mattinata del 23 agosto si è riunito il Consiglio comunale della città di Policoro sotto la presidenza di Antonio Ripoli. Due i punti all’ordine del giorno (Odg) discussi. Sul primo, riguardante l’incompatibilità/ineleggibilità del consigliere di maggioranza Antonio Satriano, proposto da Mario Vigorito (Udc), quest’ultimo ha sostenuto come Satriano non possa svolgere il ruolo di amministratore poiché non avrebbe adempiuto alla convenzione relativa alle opere di urbanizzazione di un comparto edile di Policoro, C2/3, per la quale il Comune deve incamerare la polizza fideiussoria per un totale di 1 milione e trecentomila euro; richiamando poi i consiglieri comunali di maggioranza ad una maggiore responsabilità, sulla votazione di questo Odg, pena la possibilità di essere chiamati a risarcire l’Erario per i danni causati dal mancato incameramento della polizza. Livia Lauria (Pdl) ha fatto un excursus della vicenda in questione affermando che i pareri degli uffici comunali siano contrastanti sulla vicenda e il Comune dovrebbe incamerare la polizza subito dichiarando incompatibile Satriano. Anche il Pd si è schierato contro la maggioranza e in particolare il consigliere Franco Labriola ha osservato che non c’è un senso logico negli atti amministrativi, e le regole non sarebbero oggettive ma interpretabili. Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo del Pd Gianluca Marrese. Invece Beatrice Di Brizio (Pd) ha invitato la maggioranza ad allegare anche i pareri agli atti oggetto di discussione in Consiglio comunale in modo tale da essere edotti sui singoli problemi a monte dell’approvazione. Il segretario generale dell’Ente, Felice Latronico, tirato in ballo in prima persona dai consiglieri di minoranza, ha spiegato di aver emesso un parere e in base all’articolo 63 del Testo unico degli enti locali Antonio Satriano è compatibile con il ruolo che ricopre tuttora poiché la convenzione del comparto è scaduta nel 2007, mentre Satriano è consigliere dal 2011; aggiungendo poi che essa contiene una clausola con la quale i termini scaduti possono essere prorogati su proposta dei lottizzanti e che comunque necessita di un passaggio in Consiglio comunale. Finora a suo dire non ci sarebbe stata nessuna richiesta e dunque la convenzione è scaduta nel 2007 e oggi priva di efficacia. Il sindaco Nicola Lopatriello ha poi spiegato come altri pareri legali chiesti dall’Ente vanno esattamente nella direzione della compatibilità, poiché Satriano avrebbe rimosso le cause ostative dimettendosi dalla società e alienando i terreni. Il dibattito ha avuto poi delle ripercussioni politiche vista la nuova composizione del quadro politico locale. Labriola (Pd) si è detto contrario ad una alleanza tra questo Terzo Polo e il Pd alle prossime amministrative, tesi che ha visto concorde anche Marrese; mentre Antonio Di Sanza (Pd) ha chiesto di chiudere anticipatamente questa esperienza politica comunale per poi aprire una nuova fase in città. Otello Marsano (Dc) ha sottolineato l’accanimento personale di alcuni consiglieri di minoranza verso Satriano che va oltre la politica, e rimarcato come il progetto politico del Terzo Polo procede senza impedimenti; Giuseppe Callà (Fli), anch’egli componente di maggioranza, ha precisato che il Terzo Polo è alternativo al Pd e Pdl e alle prossime amministrative sarà presente con proprie liste, aggiungendo poi come la vicenda Satriano sia stata strumentalizzata poiché il consigliere è entrato in Consiglio quando il Pdl era parte integrante della maggioranza, e all’epoca nessuno ebbe nulla da obiettare. Otto consiglieri di minoranza hanno votato l’Odg sulla incompatibilità, mentre dieci della maggioranza l’hanno rigettato.
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