Cloe, erba verde e tenera appena spuntata tradotto in italiano dal greco, termine usato da Demetra (madre della terra) nella mitologia greca per aggettivare una persona, è il singolare nome dato ad una nuova associazione del centro jonico costituitasi nelle persone di Azzone Emanuella (antropologa), presidente; Carlomagno Gisella (educatrice), vice-presidente; Tamburini Juliana (psicologa), segretaria; Battafarano Rosa (psicologa), tesoriera. “Cloe è un nome –spiegano le socie fondatrici- legato alla natura e alla fertilità, di giovinezza, di germogli e di rugiada in linea con le vocazioni del nostro territorio in cui l’agricoltura è il settore trainante con belle realtà imprenditoriali e con un prodotto unico nel suo genere”. Il logo scelto: “è l'immagine della tartaruga come simbolo della fertilità; la sua lunga vita ne
faceva la quintessenza della vitalità. Era anche il simbolo dell´attaccamento alla terra ma, poiché col suo guscio si poteva fabbricare uno strumento musicale a sette corde, era anche in grado di rallegrare il cuore”, concludono le giovani le giovani ragazze di questa associazione di promozione sociale con sede in via Brennero 40/B. Le quali si vogliono sentire attive nella loro vita e rendere protagonista anche la città nella quale vivono, Policoro, con attività di carattere sociale e culturale senza politica e fini di lucro anche nelle cariche sociali, tutte di volontariato. Nelle loro intenzioni c’è quella di promuovere i valori dell’integrazione e di una società multiculturale per creare pari diritti e pari opportunità per tutti soprattutto in questi campi specifici: offrire assistenza socio-sanitaria a bambini, adulti ed anziani che presentano particolari disagi, disabilità ed handicap, adottando a tale scopo ogni opportuno mezzo e supporto tecnico-logistico, nel rispetto ed in attuazione delle leggi vigenti; fornire ai minori con difficoltà psico-socio-educative sostegno psicologico e psico-educativo, assistenza riabilitativa e scolastica e creare una rete informativa di supporto alle famiglie riguardo le opportunità legislative, sanitarie e psico-pedagogiche; fornire funzioni di ascolto, informazione, orientamento e accompagnamento volte a garantire ai cittadini stranieri l’ esigibilità dei diritti di cittadinanza, consentendo la conoscenza delle risorse presenti nella comunità e dei diritti sanciti dalla normativa; promuove il superamento delle barriere (culturali, informative, fisiche, organizzative, burocratiche) tra i bisogni degli immigrati ed i servizi di varia natura (pubblici, del terzo settore, del volontariato) presenti sul territorio; fornire ad Enti pubblici e privati (sanità, scuole di ogni ordine e grado, imprenditoria, organizzazioni non governative e onlus etc) consulenze di progettazione, organizzazione, gestione ed esecuzione di corsi di formazione, di aggiornamento e addestramento per i loro operatori e dipendenti; organizzare, promuovere e gestire corsi di formazione professionale, corsi di aggiornamento ed orientamento per l’integrazione dei soggetti deboli (disoccupati, immigrati, minori, donne e diversamente abili) volti alla prevenzione dei comportamenti a rischio, alla promozione delle risorse e all’educazione psicopedagogica e socio affettiva.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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