Prenotazioni delle visite lunghe attese per uno sciopero ma dicono che è un guasto
NICOLA BUCCOLO
P O L I C O R O. «Gli operatori sono momentaneamente impegnati. La preghiamo di attendere per non perdere la priorità acquisita». Al Cup, centro unico per le prenotazioni regionali, numero telefonico 848 / 821.821, prima di poter parlare con un operatore per una prenotazione medico-sanitaria, i cinque-dieci minuti di attesa sono una prassi costante. L’attesa, come è capitato il pomeriggio di lunedì, dalle 17 in poi, si è protratta per quasi me zz’ora, esattamente per 25’. In casi del genere, probabilmente anche la proverbiale pazienza di Giobbe, avrebbe avuto un limite. Soprattutto poi, quando finalmente è arrivato il proprio turno, l’operatore, dopo aver ascoltato la prenotazione richiesta dall’utente, risponde: “Ci dispiace, ma non è possibile fare prenotazioni”. Ma come, aspetti tanto per sentirti dire che non si fanno prenotazioni! Chiedi le motivazioni e ti rispondono: “Per un guasto all’impianto informatico”. Pensi ancora alla pazienza di Giobbe e in modo urbano chiedi: «Per avere una risposta del genere, con tanti operatori impegnati per le prenotazioni, si fa aspettare così tanto la gente?». Ma dal telefono non arriva alcuna risposta. L’operatore, come si dice, ha chiuso il telefono in faccia. All’indomani, cioè ieri mattina, si riprova all’apertura degli uffici. L’attesa dura solo 8’. «Devo fare una prenotazione per un control lo… ». E interrompendo: «Ci dispiace, ma non è possibile prenotare per un guasto». Ma quando si potrà prenotare? «Provi nei prossimi giorni». Abbiamo provato a chiedere spiegazioni all’ufficio del “Tribunale per i diritti del malato” all’ospedale “Giovanni Paolo II. «Da una certa ora di questa mattina (ieri per chi legge, ndr), – risponde la responsabile Maria Antonietta Tarsia – siamo sommersi da telefonate di pazienti di diversi centri della regione, che ci chiedono di intervenire. Abbiamo saputo che la causa delle mancate prenotazioni dipenderebbe da uno sciopero degli operatori. Al momento riferiamo quello che siamo riusciti a sapere a chi ci chiede notizie». Nel pomeriggio di ieri, dopo diversi tentativi, perché il telefono, a più riprese, dava il segnale occupato, ha risposto un operatore dicendo che «non si potevano fare prenotazioni per disservizi alle linee e che si stava procedendo alle riparazioni». Un disservizio di certo esiste ed è quello che il Cup non accetta prenotazioni. Ma è mai possibile, rispettando comunque i diritti dei lavoratori, che la società che gestisce il servizio, con l’intervento, se necessario, del Dipartimento regionale della sanità, non debba inserire un messaggio telefonico, con il quale chi chiama il Cup venga messo a conoscenza, in modo corretto, che le prenotazioni sono sospese, comunicando altresì la presumibile data della ripresa del servizi?
(Fonte La Gazzetta della Basilicata)
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