POLICORO – Oggi (4 gennaio) iniziano le perforazioni in via Adua nel pozzo “Masseria Morano”. La società milanese Gas Plus, titolare della concessione ministeriale mineraria e dell’autorizzazione regionale, ha già provveduto a posizionare la trivella verticalmente per le esplorazioni che porteranno presumibilmente all’estrazione di gas dal sottosuolo del territorio di Policoro già da subito. Il comitato “Bosco Soprano –no trivellazioni”- però non si scoraggia ed è pronto comunque a far valere le proprie ragioni contro questa scelta che gli stessi residenti hanno definito più volte inopportuna. E stando all’assemblea pubblica di sabato sera nel circolo Karakteria di via Siris non si faranno intimorire da niente e da nessuno. Infatti è emersa la volontà di adire per vie legali chiedendo l’accesso agli atti per poi iniziare a diffidare gli organi politici responsabili per la mancata applicazione, se emergerà dagli atti ovviamente, del decreto legislativo 334/99 che prevede un piano di sicurezza esterna per questo genere di perforazioni, e in secondo luogo un ricorso straordinario al Capo dello Stato contro l’autorizzazione alla trivellazione. Dalla loro parte ci sarebbero due sentenze del Tar della Sicilia che, a loro dire, avrebbe bloccato due pozzi nell’isola perché contrari alle vocazioni agricole e turistiche della zona. Questo sul piano giuridico. Mentre su quello più strettamente pratico il loro esempio è Lecco dove, sempre a parere del comitato, la ribellione della popolazione residente avrebbe scongiurato le trivellazioni per l’estrazione de gas. E su questa scia hanno intenzione di organizzare nei prossimi giorni una grande manifestazione popolare proprio a ridosso del pozzo per bloccarlo, anche perché
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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