venerdì 15 agosto 2014

Un’estate da dimenticare a Policoro tra crisi economica, condizioni meteo e mancata di programmazione

POLICORO – Ferragosto come il lunedì dell’Angelo nel centro jonico: una giornata “piatta”. Il cartellone comunale “Siritidestate 2014” alla casella 15 agosto è, purtroppo, vuota di eventi. I privati annaspano e cercano di chiudere la stagione senza grosse perdite. Si sa che da queste parti il turismo si fa soltanto 30 giorni l’anno, ma la stagione estiva che sta volgendo al termine si è ancora accorciata. Complice il maltempo di luglio, anche se fino ad un certo punto poiché il turista che prenota e arriva anche col cattivo tempo comunque “gira”, l’estate 2014 è forse quella che passerà alla storia come una delle più brutte negli ultimi tempi. A luglio si è vista poca gente, se non un normale turismo di ritorno di chi è nato a Policoro e rientra per venire a trovare parenti ed amici, fenomeno che caratterizza anche il mese di agosto; il resto lo ha fatto la parola più in voga negli ultimi anni: crisi. Che è generale stando alle statistiche nazionali. Però sui piccoli numeri come quelli lucani si sente ancora di più la contrazione dei consumi; mentre i grandi numeri della Puglia, Sicilia e Campania attutiscono l’impatto della congiuntura negativa. Ci sono addirittura lidi dove si possono prenotare gli ombrelloni in questo week end ferragostano, cosa impensabile in passato. Il pienone di questo lungo, per alcuni, ponte non deve far sorridere nessuno perché è fisiologico una gita fuori porta anche se non è accompagnata (il 15 agosto) da nessuna manifestazione di grande o piccolo richiamo. Si viene qui perché c’è il mare o perché ci sono amici, parenti o semplicemente perché è il centro più grande nel comprensorio. Gli stessi privati non hanno organizzato nessuna manifestazione di richiamo, probabilmente perché anche tra loro c’è un po’ di rassegnazione per la stagione ormai “andata” ed infelice sotto il profilo dei bilanci economici. Le prenotazioni non mancano ma rispetto alle scorse estati c’è un dato da non trascurare. E ce lo spiega uno degli albergatori, Lello Callà dell’omonimo hotel: “Avevamo prenotazioni lunghe negli altri anni per tanti giorni di questi periodi, mentre quest’anno ci chiedono camere solo per ferragosto o al massimo per un paio di giorni, il calo è del  30-40%”. All’Oro hotel di via Lido musica in serata e fuochi d’artificio, questa la novità per i soggiornanti, come ci ha riferito il direttore Rocco La Rocca: “Per il resto è tutto come l’anno scorso non è cambiato nulla. Fino al 25 siamo pieni poi fino al 15 settembre ci sono alcune prenotazioni”. I lidi che abbiamo sentito non se la passano meglio. Alla “Capannina” il proprietario Antonio Mastrosimone ci dice: “A luglio non si è fatto praticamente nulla. Stiamo lavorando dal 5 agosto e fino al 25 poi dopo i turisti vanno via. E comunque sia quello che si è perso a luglio non si recupera più. Per il 15 c’è il menù ferragostano e l’animazione tradizionale giornaliera”. Stesso discorso in un'altra struttura balneare storica del lungomare centrale, il lido “Sirena”. Fausta, moglie del proprietario, dichiara: “Il 15 per noi è una giornata come tutte le altre senza grossi sussulti. Un calo generale c’è almeno del 10-15% dovuto anche al fatto che sulla Duna attrezzata la maggior parte dei chioschetti fanno la stessa cosa: somministrazione di alimenti e bevande che uniti a noi dei lidi in pratica ci si divide la miseria. Chi sta sul mercato come noi da anni riesce a sopravvivere con una clientela ormai consolidata, però chi ha fatto un investimento negli ultimi anni chissà quando rientrerà…”. Lo Sporting beach organizza un Happy Hour con un revival di musica dagli anni ‘70 agli anni ’80: “Purtroppo l’incertezza meteo ci ha condizionato –osserva il proprietario Massimo De Lorenzo- per tutto luglio e poi il solito problema legato ai trasporti che ci penalizza. Fino a fine mese cerchiamo di recuperare quello che non si è fatto a luglio”. Al Cvl andati via i ragazzi, che ritorneranno per i campi scuola a settembre, ad agosto Mangialardi si è inventato la settimana dell’accoglienza per le famiglie che vogliono alloggiare nei suggestivi carri western e bungalow. Il museo della “Siritide” sarà aperto tutta la giornata. Si spera in una bella giornata per non far saltare il banco.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)



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