POLICORO - Domenica 10 agosto
alle 11:00 presso il lido "Sirena" del lungmare centrale di Policoro varie
associazioni ambientaliste hanno organizzato la IV edizione della catena umana
contro l'ipotesi di perforazione in mare alla ricerca di petrolio. "Alla luce di quanto votato in Senato sulla riforma del titolo V
-spiegano gli organizzatori- che toglie poteri a Regioni e Comuni su energia e
turismo possiamo affermare che la lezione di Scanzano i rappresentanti della
politica non l’hanno ancora imparata. Bubbico, Viceconte e quanti hanno detto sì
alla riforma del titolo V della costituzione, nonché a tutti quelli che potevano
fermare questo disegno e non l’hanno fatto, con quest’atto hanno tolto il
diritto di autodeterminarsi alle comunità locali su materie (energia e turismo)
che sono state sempre state al centro di accese discussioni su politiche imposte
dall’alto, non eque e dannose per la collettività (come per esempio l’energia
fossile). Quanti decreti Scanzano dobbiamo ancora
aspettarci? A che serve poi
trattare con il memorandum condizioni
economiche su future trivellazioni
da parte della Regione Basilicata
con il governo se al governo gli si
concede già il diritto di decidere a priori sulle trivellazioni? Cos’è
un farsa politica? Oppure c’è
sempre l’alibi , è colpa del
governo, noi non abbiamo colpa ? Ma chi è il governo e a che serve eleggere dei
rappresentanti sui propri territori? Perché questo governo con la Regione
Basilicata insiste sulla volontà di estrarre greggio sapendo che i procedimenti
amministrativi e ambientali non si sono ancora conclusi?Quando considereremo
l'acqua lucana riserva strategica nazionale invece del petrolio? Le alternative
al petrolio la conoscenza e la scienza c'e' l'ha data ,le altrenative all'acqua
l'uomo ancora non le ha inventate?".
Gabriele Elia
Nessun commento:
Posta un commento