POLICORO – Tiene banco in città il dibattito sulla fusione tra i
Municipi di Scanzano e Policoro avanzata nelle scorse settimane da ex
amministratori di entrambi i Comuni. Così dopo varie prese di posizione anche
di sindaci ed ex primi cittadini di Montalbano Jonico, i cui interventi sono
legittimi ed autorevoli, a prendere la parola è il consigliere di minoranza
della città di Policoro, Fabiano Montesano (Pd): “Non sono d’accordo con la
proposta né nel merito né da chi la sostiene. Nel primo caso credo che entrambe
le comunità debbano vivere autonomamente le loro realtà sotto il profilo
sociale, economico, politico, culturale perché ogni città ha le proprie
prerogative e una propria storia alle spalle di indipendenza, sotto tutti i
punti di vista. Andare a fondere a freddo due entità e crearne una ex novo può
significare per il futuro anche un caos istituzionale che si potrebbe
riverberare in automatico anche sugli aspetti civili di entrambe le
municipalità. Secondo me sorgerebbero forti contrapposizioni su chi debba
essere, ad esempio, il candidato sindaco, chi debba fare l’assessore, chi
nominare (un ex di Policoro o un ex di Scanzano) tra gli incarichi di stretta
competenza dell’organo politico se la proposta dovesse andare in porto. Inoltre
non è vero che ci sono tante affinità. Ad esempio a Scanzano, territorio
agricolo figlio della Riforma Fondiaria, come anche Policoro, si insediò in
quegli anni una forte comunità di cittadini di Ruoti che da noi non misero
radici per fare qualche esempio. Poi se spostiamo il mirino su chi oggi la
presenta, mi sembra più una foglia di fico per nascondere ciò che si poteva
fare e non si è fatto in tanti anni di amministrazione che una vera e propria
idea innovativa di gestire il territorio. Faccio un esempio. Tra un anno si
vota per il rinnovo della massima assise comunale a Scanzano e Mario Altieri
potrebbe ricandidarsi proponendo tale idea nel proprio programma elettorale; lo
stesso dicasi per Lopatriello e Di Sanza quando ci saranno le amministrative a
Policoro. Un progetto nuovo con persone politicamente superate non ha senso.
Viceversa un’iniziativa da tenere in considerazione è la Città metropolitana,
che ha un iter più snello e salvaguardia l’autarchia degli Enti pubblici”.
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