domenica 18 dicembre 2011
Pippo’s House: Dieci anni al servizio del prossimo.
POLICORO – “Dieci anni vissuti intensamente”. Potrebbe essere il titolo di un film l’attività sociale della cooperativa Pippo’s House del centro jonico che nella serata di mercoledì ha celebrato una festa, con annesso convegno, dal titolo: “Il territorio a tutela del disagio giovanile”. E i protagonisti di questi due lustri sono stati e sono tutt’ora gli utenti: persone disagiate, affette da solitudine, minorenni e i loro angeli custodi: le circa 20 unità che lavorano al loro fianco. Assunta Santopietro (nella foto), neo presidentessa della cooperativa, ha esordito ringraziando tutti coloro che in questi anni sono stati vicini alla realtà sociale ed economica: amministratori, consulenti, familiari dei soci, istituzioni, semplici cittadini che con piccoli e nobili gesti hanno manifestato la loro vicinanza alla Pippo’s House. “Umiltà e comprensione –continua la Santopietro- sono i due pilastri della nostra associazione e di chi opera nel sociale. Senza queste due virtù non avremmo raggiunto i risultati di cui ogni andiamo fieri”. Ha ripercorso la storia, brevemente, di quando sono partite, quasi per gioco, con alcune amiche: “Prima il punto ludico, poi nel 2005 abbiamo implementato i nostri servizi con l’assistenza domiciliare, la gestione del centro diurno “Girasole”, e infine nel 2007 la casa famiglia “Gli amici di Filippo””. Prossimo obiettivo: “Diventare cooperativa sociale di tipo B per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate dopo, ovviamente, un percorso educativo e di integrazione”. Già perché la Pippo’s House ospita nella casa accoglienza anche ragazzi stranieri in un progetto di solidarietà con l’Africa. A testimoniare il loro lavoro sono intervenuti: il pediatra Rocco Leone, Salvatore Gentile del Consultorio familiare, lo psicologo Rocco Gliro, le collaboratrici della Santopietro, Carmela Serio e Stefania Albanese, entrambe psicologhe. Al tavolo dei relatori anche Giuseppe Bruno, presidente del consorzio “La città Essenziale”: “Tra le 29 cooperative che rappresento in tutta la provincia di Matera la Pippo’s House è sicuramente tra quelle più operative in quell’attività di sussidiarietà orizzontale, di inclusione sociale, e per la capacità di innovarsi e sviluppare nuovi servizi. Sicuramente tutto il settore del no profit dovrebbe essere attenzionato meglio dalle istituzioni per le risposte che riesce a dare ad una fascia di popolazione. Nella nostra attività spesso ci troviamo ad affrontare problemi legati alla mancanza di programmazione pubblica e scontiamo forti ritardi nei pagamenti dei servizi da noi erogati. Faccio un esempio: i Pois sono uno strumento di finanziamento pubblico che io ritengo positivo, ma tra la costruzione o ristrutturazione di un immobile da adibire a casa riposo per anziani per fare un esempio e la sua gestione possono passare anche molti anni. Invece se ci avessero coinvolto, o come consorzio o anche tramite singole cooperative affiliate, in quello che si chiama project financing avremmo potuto affiancare la società edile aggiudicatrice dell’appalto per lavorare insieme e più velocemente poi alla gestione della struttura pubblica senza aspettare tempi biblici. In periodi di carenza di risorse il no profit dovrebbe essere coinvolto in maniera più decisiva vuoi per le professionalità presenti e vuoi per le risposte che riesce a dare. Ci vuole un welfare diverso meno assistenziale e più moderno con risorse mirate: poche ma buone. Però anche noi ci stimo muovendo senza aspettare il pubblico. Ad esempio inaugureremo presto a Matera un’attività economica i cui soci sono proprio le cooperative sociali con lo scopo di autofinanziarci dagli utili di questa iniziativa imprenditoriale”. Tra gli interventi anche quello del vice sindaco di Policoro, Antonio Ripoli, il quale ha sottolineato che Policoro riesce a dare servizi ai propri residenti in piena autonomia nonostante le tante emergenze, diverse da molti altri Comuni, tra cui: multiculturalità, problemi legati alla devianza di vario tipo, disagio giovanile, e anche l’efficacia della rete pubblico-privata. Ha concluso poi preannunciando una regolamentazione di alcuni servizi sociali e di prossima apertura uno sportello ascolto contro la pedofilia: “Ali spezzate”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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