sabato 3 dicembre 2011
I lavori del Consiglio del 30 novembre
Nella serata del 30 novembre si è riunito, sotto la presidenza di Giuseppe Callà, la massima assise territoriale della città di Policoro. Tra i punti all’ordine del giorno (odg) c’era da approvare una variazione di bilancio e l’assestamento. La discussione è stata accorpata, vista l’omogeneità dei due odg, mentre la votazione è stata separata. Il consigliere delegato alle strategie finanziarie, Antonio Galante, ha illustrato i due odg sostenendo che sono state stanziate somme per 32 mila euro per il funzionamento del centro “Smile”; per le utenze del Municipio; per garantire la funzionalità dell’attività amministrativa; costi di conferimento della discarica e impegno spesa per il progetto “Children” di scambi culturali tra Policoro e Banesti, città gemellata con il centro jonico. Inoltre ha aggiunto che sono entrate nelle casse comunali fondi regionali per l’acquisto di uno scuolabus; fondi compensativi dell’Itrec vincolati per il verde, riqualificazione parchi cittadini; e sono state recuperate somme in economia su vari capitoli del bilancio. Tutta la minoranza ha votato contro. Livia Lauria (Pdl) ha puntato l’indice sui ritardi della raccolta differenziata, che sarebbero costatati 300 mila euro; stesso discorso per il trasferimento di fondi dalla gestione dell’asilo nido, partito anch’esso in ritardo, al centro “Smile”; il blocco dei lavori di una strada nel Contratto di quartiere II. Fabiano Montesano (Pd) ha affermato di porre maggiore attenzione alla gestione di un servizio essenziale, come il centro “Smile”, e dei ritardi per motivi politici della partenza del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La collega di partito e segreteria cittadina del Pd, Beatrice Di Brizio, nel suo no ha aggiunto che l’Amministrazione potrebbe risparmiare fondi se utilizzasse il fotovoltaico; Marrese, invece, sulla mancanza di programmazione che si evincerebbe dalla variazione e assestamento di bilancio, l’azzeramento dell’avanzo di amministrazione di quasi 2 milioni di euro della passata Amministrazione, gli introiti della Bucalossi che si stanno assottigliando sempre di più e ha chiesto se c’è il subappalto per la Rsu. Angelo Porsia (Pdl) ha affermato che il fondo di riserva è stato azzerato del tutto, alcune spese potevano essere evitate e definite improduttive; Mario Vigorito (Udc) ha parlato di strade dissestate dichiarando il suo voto contrario. Nella replica il consigliere della Dc, Otello Marsano, ha dichiarato che a fronte di Comuni vicini al dissesto finanziario Policoro ha un bilancio in salute; mentre il progetto “Children” serve ad integrare due comunità gemellate tra di loro e sulla Rsu ha definito il nuovo servizio (partito il 1 dicembre) un vanto per l’Amministrazione anche per il risparmio di spesa rispetto al precedente: 1 milione e 750 mila euro annuale alla Tradeco. Ha giustificato alcuni ritardi dovuti alla lentezza amministrativa di altri Enti, mentre sulla gestione dell’asilo nido ha osservato che il bando è stato corretto in itinere per evitare problemi causati in passato e lo stesso dicasi per quello della mensa scolastica aperto a quattro imprese e non più ad una. Poi ha preso la parola il sindaco, Nicola Lopatriello, il quale ha esordito dicendo che tutti dobbiamo essere orgogliosi del bilancio di Policoro di fronte alla crisi mondiale, al rispetto del Patto di stabilità e la premialità che Policoro ha avuto proprio per il rispetto dei vincoli di bilancio. Ha aggiunto che l’assestamento è un atto dovuto e che non si tratta di un atto di programmazione; che sul servizio di Rsu la politica dà l’indirizzo e il ritardo è tecnico dovuto all’individuazione dell’area dove ubicare la piattaforma ecologica con l’attività di sensibilizzazione a carico della Tradeco e non del Comune, con il ritardo dovuto anche alla normativa nazionale cambiata sulle municipalizzate: infatti il Comune voleva gestire in house lo spazzamento. Sul centro “Smile” i Comuni limitrofi dovrebbero, a suo dire, attingere dai fondi Pois per contribuire alla gestione del centro, oggi tutto a carico di Policoro perché gli utenti sono tutti residenti nella città jonica. I consiglieri di Policoro democratica, Carmine Vetere e Antonio Santoro, ha votato contro perché non tutte le previsioni sono state rispettate e in linea con il voto contrario al previsionale.
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