domenica 4 settembre 2011

Ordinanza di sgombero per un mini quartiere di via Monte Rosa?




POLICORO – Da qualche giorno a questa parte in un mini quartiere di via Monte Rosa ci sono le transenne con un via vai di Vigili urbani. Cosa è successo? Nei giorni scorsi una telefonata metteva al corrente i Vigili del Fuoco della precaria staticità di immobili di un’area all’interno della quale vivono una trentina di persone, molte straniere. Così insieme alla Polizia locale è stato fatto un sopralluogo e rilevato che effettivamente tutta la zona va bonificata. Oltre alle precarie condizioni dei muri e relative abitazioni, ci sarebbero anche problemi igienici sanitari, appurate anche dall’Asm, con tubi di scarico che condizionano, con l’emanazione di cattivo odore, il lavoro di alcune attività commerciali adiacenti con la fogna nera ormai al livello di guardia. Pertanto sono in atto le indagini per risalire ai proprietari degli alloggi che debbano provvedere poi al risanamento delle rispettive abitazioni. Anche se la ricerca non è semplice. Infatti quell’area dopo l’ondata di albanesi del 1992 è stata sempre identificata come quartiere “ghetto”, dove negli anni abusivamente si sono insediate persone senza fissa dimora, stranieri, extracomunitari. Sembra che vennero acquistate da una famiglia di un medico della zona poi deceduto e sul quale un istituto di credito avrebbe l’ipoteca sugli immobili. Fatto sta che non è esclusa un’ordinanza di sgombero di tutta la zona una volta individuati i legittimi proprietari, i quali se non provvederanno alla bonifica si accolerebbe l’onere il Comune per poi addebitare le spese agli stessi. In passato ad onor del vero non si sono mai verificati incidenti di nessun tipo e il quartiere è sempre stato abbastanza tranquillo. Solo che prima o poi la bomba sanitaria doveva scoppiare perché mai nessuno ha provveduto a tenere salubre la zona. Il o i proprietari sono latitanti, gli inquilini abusivi e precari sotto il profilo lavorativo e comunque di passaggio in quegli alloggi-bugigattoli. Alcuni di loro aspettano la casa popolare o tempi migliori di acquistarne una degna di questa nome, e dunque non hanno interesse a rimodernare quella odierna dove oltretutto non pagano un centesimo di euro di fitto.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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