L’imminente chiusura, da calendario, dell’estate non coincide con la fine della bella stagione in riva allo Jonio, sponda Policoro nei due circoli nautici presenti in città. Sono terminati da qualche settimana i viaggi soggiorno estivi per ragazzi sia al Cvl (Circolo velico lucano) di via Lido che all’Aquarius, località Torremozza. Nel primo, aperto da metà febbraio fino ad autunno inoltrato, le stime parlano di oltre 15 mila arrivi complessivi quasi a getto continuo. Infatti chiusa la parentesi delle due settimane all’insegna degli sport marini, ambiente e cultura in un mix di valorizzazione che madrenatura ha dato a questo spicchio di terra lucana, con il suono della campanella iniziano i campi scuola di cinque giorni con lo stesso programma: vela, canoa, mountain bike, equitazione, escursioni naturalistiche, tornei sportivi dove i ragazzi arricchiscono il loro bagaglio culturale extradidattico. E non sono mancati momenti di integrazione con ragazzi di altre nazioni e scambi intergenerazionali, al Cvl, tra adulti e giovani. Così spiega Vito Narciso direttore tecnico del Cvl: “Anno dopo anno incrementiamo il numero delle presenze nella nostra struttura. Questo certifica che l’offerta formativa è vincente e ben apprezzata dagli utenti e professori. Noi l’abbiamo implementata con la fattoria Magno greca di Andriace (Montalbano) dove i ragazzi vengono portati per conoscere le origini della civiltà contadina della nostra zona tramandataci dagli antichi coloni greci da cui Policoro trae le sue origini. Essa fa il paio con quella di Senise della famiglia Fortunato dove è possibile ammirare la produzione di alcune tipicità enogastronomiche della nostra terra, e il lago che quest’anno ha ospitato le regate veliche nazionali studentesche di inizio giugno. Intorno alla nostra struttura ruotano anche altri eventi: per il secondo anno di fila è arrivata Maria Grazia Cucinotta che ha liberato una tartaruga “Caretta Caretta”, le gare nazionali di orienteering, il trofeo di nuoto Mediterraneo della Magna Grecia, meeting nazionali con docenti di educazione fisica e per quest’anno organizzeremo delle regate invernali di vela in modo da tenere aperto il Cvl praticamente tutto l’anno. La crescita dei numeri ci porta a destagionalizzare, e se prima lo facevamo per sette/mesi l’anno per il 2011/’12 lo faremo per almeno 10 mesi. Questo perché nella nostra pianificazione abbiamo già prenotazioni anche per l’anno a venire e questo ci conforta ed è il miglior biglietto da visita per il territorio e per il lavoro quotidiano che svolgiamo insieme agli istruttori e tutto il personale”. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato è sempre lo stesso: positivo. Spostandoci dall’altro lato del lungomare il consuntivo estivo di Mimmo Calbi, direttore tecnico dell’Aquaruis, è altrettanto lusinghiero: “Noi abbiamo aperto la stagione a fine marzo e la chiuderemo ufficialmente ad ottobre avendo prenotazioni anche in autunno. All’Aquarius ho circa 150 posti nei bungalow e li ho sfruttati tutti per un buon 90% per un totale di 3500 presenze in sette i mesi. Noi ci caratterizziamo per un’ offerta turistica specifica: i ragazzi. Così l’estate organizziamo pacchetti di vela, canoa, nuoto, crociera ed escursioni ambientali nel patrimonio unico che è il Bosco Pantano per due settimane, mentre con l’apertura delle scuola concentriamo il tutto su cinque giorni. Nonostante il periodo economico non positivo devo registrare l’apprezzamento dei giovani, professori ed accompagnatori per questo genere di turismo giovanile sul quale io personalmente ho investito 12 anni fa in questa struttura e 15 totali di lavoro. Le presenze nel tempo le abbiamo consolidate, e questo non fa altro che confortarmi; anzi dirò di più: se avessi la possibilità di allargarmi potrei ospitare più ragazzi durante l’anno, dato che non mi mancano le richieste. Purtroppo non è semplice avere a che fare con la burocrazia e a volte ci si scontra con una miopia politica che non allarga gli orizzonti a tutta Policoro. Con un po’ più di aiuto da parte del pubblico tutti noi attori di questo genere di lavoro, e su Policoro siamo in tre, potremmo intercettare un flusso di turisti, soprattutto da Roma in giù di milioni di giovani, che arriverebbero in loco ancora in maniera più massiccia di quanto non lo facciano oggi e con la possibilità nella bassa stagione, per noi, di poter ospitare anche i loro genitori e parenti. Per il momento io mi accontento, però si potrebbe fare molto di più caratterizzando il territorio con questo genere di turismo che negli anni si è sviluppato oltremisura, aumentato presenze, fatturati e posti di lavoro più di ogni altro settore”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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