lunedì 19 settembre 2011
Coldiretti: servono altre risorse per danni da Sharka
Diciassettemila631 piante da estirpare, di cui ben 42 ettari per intero e un ristoro di circa 520.000 euro che, secondo quanto definito dal Piano Regionale di Lotta alla Sharka (DGR Basilica n.643 del 4/05/2011) dovrebbe essere corrisposto agli imprenditori agricoli: queste le cifre – seconso la Coldiretti Basilicata - dell’epidemia di Sharka che sta mettendo in ginocchio pescheti e albicoccheti del metapontino. Nel dettaglio, dei 130 campi monitorati tra Montescaglioso, Bernalda, Pisticci, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Tursi, Rotondella, Policoro e Nova Siri per un totale di circa 100 ettari, 53 sono quelli interamente da estirpare e 44 quelli che presentano piante infette da eliminare. Un grave problema per l’intero comparto ortofrutticolo del metapontino che, da solo, conta oltre l’80% della produzione dell’intera Basilicata. Ad oggi, nonostante i 300.000 euro stanziati in sede di assestamento di bilancio regionale, - sottolinea la nota della Coldiretti - necessitano ancora 200.000 mila per rispondere in modo “compiuto” ai coltivatori che hanno abbattuto le piante infette. Seguendo puntualmente le disposizioni del piano, infatti, gli imprenditori agricoli hanno provveduto ad autodenunciare la diffusione della malattia nei propri campi invitando i tecnici regionali alla verifica visiva prima di procedere all’estirpazione delle piante colpite dal virus. Ora è necessario che le promesse vengano mantenute e che a tutti i produttori sia dato il ristoro promesso per essersi attenuti alla normativa. “Non rispondere oggi- ha affermato Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti Basilicata- in modo compiuto alle effettive aspettative dei produttori agricoli potrebbe mettere in forse l’intero Piano di eradicazione necessario a combattere la Sharka. Per questo motivo Coldiretti Basilicata chiede che la Regione, con urgenza, provveda a stanziare gli ulteriori fondi necessari a coprire gli indennizzi promessi agli imprenditori a cui è stato imposto l’abbattimento. Per prevenire e debellare il diffondersi della malattia, è anche necessario che l’ufficio regionale preposto intensifichi l’azione di controllo sul materiale vivaistico regionale e extraregionale così da assicurarsi che i produttori agricoli reimpiantino alberi non colpiti da virus. Di vitale importanza, inoltre, è che il monitoraggio, operato oggi solo con il metodo “visivo” dietro richiesta del produttore, possa interessare tutto il patrimonio frutticolo del Metapontino entro e non oltre la primavera del 2012, utilizzando però i metodi diagnostici di laboratorio previsti dal Piano regionale.”
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