POLICORO – Al museo la “Siritide” mancano le guide turistiche. Non è una novità della stagione estiva appena trascorsa, anche se tra alcuni giorni (21 settembre) ufficialmente si entra nell’ autunno e dunque siamo ancora in uno scorcio di estate, ma è una delle note stonate di un’annata turistica che poteva finire meglio. Ogni anno si ripete lo stesso copione. Turisti che visitano lo “scrigno” di tesori ritrovati nel territorio di Policoro e dintorni, ma per loro è consentito solo vedere e non parlare. Eppure da fonti interne il museo di viale Colombo i dipendenti sarebbero oltre 60 e di questi 6 amministrativi. Forse in po’ pochi per far alzare il sedere a qualcuno e destinarlo a funzioni più efficienti ed efficaci? Con un personale distribuito meglio forse anche l’immagine del museo e di città turistica ne uscirebbero rafforzate. Non mancano le professionalità umane e i contenuti di una storia ultramillenaria per illuminare i turisti e residenti di quella che fu la colonia greca di Siris o Herakleia tanto per fare alcuni esempi. Si è sempre detto, giustamente, che il museo di Policoro è uno dei più belli del comprensorio, però la mancanza di una guida lo rende privo di qualcosa, di un’anima potremmo tranquillamente dire. Il personale preposto a ricevere gli utenti spiega che ci sono le didascalie sotto ogni reperto o pannello che accompagna in questo viaggio immaginario nella storia il visitatore, il quale però è costretto a fermarsi ogni punto e momento per leggere l’evoluzione della stessa. Quando invece in altri musei la guida turistica è più loquace, esplicita, completa e in qualche caso dà in dotazione le cuffie. Dialogando con una persona preposta a questo genere di servizio fatti e persone rimangono più impresse nella mente incuriosita dell’utente, con l’aggiunta che si possono porre delle domande sul perché di un avvenimento o accadimento. Cosa che non è possibile fare al museo della “Siritide” di Policoro in nessun momento della giornata. Una guida almeno nelle ore di punta della giornata non sarebbe una cattiva idea.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata
Nessun commento:
Posta un commento