venerdì 2 settembre 2011

Dal 31 agosto 25 Oss sono a casa

POLICORO – Oggi, 31 agosto, per 25 Oss, operatrici socio sanitarie dell’Asm (Azienda sanitaria materana) è l’ultimo giorno di lavoro. Nel 2008, stando alla ricostruzione di una di esse, venne bandito un concorso di oltre 300 unità lavorative da dislocare nei vari ospedali regionali. Centotrentanove furono assunte a tempo indeterminato, la 140sima in un secondo momento e nel 2010 a scorrimento ci furono altre 24 immissioni a ruolo, sempre stando alle dichiarazioni della ragazza contattata. Da quel momento in poi assunte 164 persone, alcune delle quali, sempre a parere dell’Oss, o ex Oss, dal cognome importante, si è proceduto a contratti a tempo determinato. Nella fattispecie le 25 persone interessate dal 2008 ad oggi hanno lavorato per 16 mesi sottoscrivendo prima un contratto e poi dal 1 marzo del 2011 al 31 agosto il secondo di proroga. Scaduto il quale sono tutte di nuovo disoccupate. Fin qui potrebbe essere una storia di ordinaria amministrazione come ce ne sono, purtroppo, tante nel mondo del lavoro italiano di persone che vengono espulse perché a tempo o licenziate per vari motivi: oggettivi o soggettivi. Se non fosse però che dietro di nasconde il “trucco”. Infatti l’Oss sostiene che ci sarebbe una delibera regionale in base alla quale sono pronte ad essere assunte 25 nuove Oss, prese sempre dalla graduatoria del 2008, a scadenza nel 2011 dopo tre anni, che seguono quelle appena mandate a casa. Come mai si continua a scorrere la graduatoria senza stabilizzare i precari dopo l’approvazione del piano di lavoro dell’anno in corso dove ci vennero date ampie rassicurazioni? Eppure non ci sono eccedenze, anzi in molti casi c’è addirittura carenza di questa figura professionale, sempre secondo l’operatrice. Così si procede a tenere sulla graticola altre persone, le nuove arrivate, anche loro, sempre a suo parere, con il miraggio di essere stabilizzate solo perché in caso di terza proroga le ex 25 avrebbero potuto rivendicare il diritto alla certezza del posto. Invece si azzera tutto e si riparte daccapo con le new entry in attesa: “Delle elezioni politiche del 2013 -scrivono le 25 in una missiva inviata a varie istituzioni- quando sarà bandito un nuovo concorso. E’ vergognoso che si verifichi tutto questo offendendo la dignità di noi lavoratori già formati ed integrati nei vari reparti, e si proceda ad un nuovo concorso con notevole dispendio economico. Siamo offese ed indignate per tanta arroganza a procederemo a qualsiasi forma di lotta per far valere i diritti dei più deboli”. Gabriele Elia (fonte il Quotidiano della Basilicata)

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