POLICORO – Venerdì la Camera del lavoro della Cgil (Confederazione generale italiana del lavoro) raduna i propri iscritti nel pomeriggio a “Padre Minozzi” in assemblea preparatoria in vista dello sciopero generale del 6 settembre a Roma. Nel frattempo nella giornata di mercoledì 31 agosto il locale segretario, Rocco Di Matteo, insieme al responsabile della Funzione pubblica di Matera, Vito Maragno, hanno organizzato un volantinaggio nei pressi dell’ospedale civile “Giovanni Paolo II” e in un secondo momento in tarda mattinata nel parcheggio del Municipio jonico in piazza Aldo Moro. Comune e sanità sono due simboli dei tagli della manovra estiva dell’Esecutivo nazionale, a loro dire: “Questa seconda manovra del Governo è peggiorativa rispetto alla prima. Non si può più riscattare ai fini pensionistici gli anni di studi all’università e l’anno del militare ad esempio, nel pubblico non si può più assumere e c’è addirittura il taglio degli stipendi e l’innalzamento dell’età pensionabile. Il trattamento di fine rapporto viene differito di un biennio; gli Enti locali devono trovare le risorse per far fronte ai tagli alle spese. Come? Aumentando le tasse dei tributi locali o ridimensionando i servizi. Noi come Cgil siamo contrari e faremo sentire la nostra voce pubblicamente a Roma martedì 6 e in tante altre città italiane. Ma non solo i dipendenti pubblici sono penalizzati, anche i privati con la riduzione delle detrazioni fiscali pagheranno oltremisura il risanamento di bilancio del Governo e la stessa cosa dicasi per i pensionati, i quali devono fare i conti con pensioni da fame, molte delle quali al di sotto del livello di povertà. Noi crediamo che a pagare non debbano essere sempre e solo i ceti meno abbienti, che contribuiscono con circa il 40% di tutte le entrate fiscali italiane, ma soprattutto quelli più benestanti. E per questo proponiamo di tassare di più le rendite finanziarie e i grandi patrimoni riequilibrando il sistema fiscale rendendolo più equo e solidale di quanto non lo sia oggi anche con una seria lotta all’evasione tributaria”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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