venerdì 23 luglio 2010

Giro vela d’Italia. Nella barca “Basilicata” nessun lucano

“Il Giro Vela d’Italia partito il 19 giugno scorso e che ha fatto tappa a Pisticci il sei luglio promuove il nostro territorio ma non la nostra gente. Infatti l’Apt (Azienda di promozione turistica di Basilicata) nello sponsorizzare l’evento, tramite la Regione Basilicata, ha impiegato risorse pubbliche che potevano servire non solo per esportare il buon nome della Lucania in Italia e in Europa, ma anche i suoi residenti. Infatti mi riferiscono che nell’equipaggio della barca Basilicata non ci sia nessun lucano e questo lo reputo un incidente di percorso grave dell’Apt che forse non conosce bene la fascia Metapontina. Policoro ha delle buone tradizioni nel settore delle vela grazie alle scuole nautiche che di questi periodi ospitano centinaia di ragazzi nelle loro strutture, come ogni anno per giunta, che svolgono tra le attività sportive marine anche e soprattutto la vela, sport che abbiamo “scoperto” noi qui nel centro jonico formando personale qualificato nel settore come gli skipper, oltre ad avere una sede della Lega Navale Italiana. E alla luce di queste considerazioni che esprimo il mio rammarico per non aver visto valorizzato le risorse umane presenti nella costa jonica dopo anni e anni di sacrifici e di investimenti nel settore degli sport acquatici, e tra queste c’è anche gente che guida le flottiglie di cabinati verso la Grecia in crociere con decine di ragazzi a bordo di imbarcazioni alla ricerca delle nostre origini che affondano proprio nella gloriosa civiltà Ellenica. Credo che questo patrimonio umano, sicuramente presente anche a Pisticci o in altri Comuni della regione, dovesse essere valorizzato nel Giro d’Italia in vela dall’Apt anziché chiamare sportivi, sicuramente all’altezza, che non sono lucani. La mia non è una polemica di campanile ma semplicemente ritenevo giusto dare priorità ai nostri skipper e ragazzi, e qualcuno di essi potrebbe partecipare addirittura a regate intorno al mondo, che sulle spalle hanno migliaia di chilometri di navigazione e in questo sport ci credono, lo praticano e ne hanno fatto un’opportunità di lavoro prima di rivolgersi all’esterno”, dichiara il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello.

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