lunedì 19 luglio 2010

Fidapa a convegno I minori poco tutelati dopo le cause di separazione





POLICORO – La Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari) del centro jonico, nell’ambito della traccia nazionale: “Alla ricerca di un valore perduto: il rispetto…”, venerdì 25 giugno ha organizzato un dibattito a più voci nella sala consiliare del Palazzo di città: “Benessere del minore. Importanza del dialogo: ascolto, orientamento, amore”. Quello dell’altro giorno è stato solo uno dei tanti incontri ciclici e tematici organizzati dalla dinamica associazione di Policoro della presidenza Elisa Polistena e della consigliera distrettuale di Policoro, Maria Antonietta Amoroso. Questa volta è stato il minore al centro della tavola rotonda durante la quale il magistrato Mariella Delia ha parlato di numerose convenzioni internazionali che tutelano il minore e protocolli di intesa, per colmare vuoti legislativi ad hoc, allorquando i genitori sono in fase di separazione e anche dopo il divorzio, citando poi una sentenza della Cassazione (n.1850) di qualche anno fa che evita di traumatizzare la parte più debole della famiglia durante il giudizio di separazione non consensuale in cui i genitori tendono ad avere ragione l’uno sull’altro a scapito del futuro del figlio/a. Secondo la togata del tribunale di Modugno in questa fase il minore andrebbe aiutato a capire con comportamenti concludenti con quale dei due ha più feeling, sottolineando poi come il compito di un magistrato non è semplice nella scelta tra le ragioni della legge e quelle della sensibilità dell’essere umano chiamato ad una decisione così difficile che ha come anticamera l’audizione del minorenne. Il medico legale Felice Carabellesi, docente presso l’università di Bari, dall’alto della sua esperienza ha invece affermato come sia un diritto per il minore essere ascoltato e come l’interlocutore, soprattutto magistrato, dev’essere in grado di decifrare le sue parole e capire le sue intenzioni e motivazioni che portano ad una separazione conflittuale dominata da aggressività tra gli ex coniugi ed interessi di parte, in cui il compito di un magistrato ma anche dei periti è quello di cercare la riappacificazione per il bene del minore; aggiungendo poi come per la parte terza del processo o anche per i periti padri/madri di famiglia sia arduo prendere una decisione su questioni così personali. La psicologa Enza Biacchi ha incentrato la sua relazione sul lavoro dei mediatori familiari a tutela del minore nel contenere i periti di parte e di come essa non debba essere imposta. Una testimonianza diretta è stata portata da Luciana Benedetto a Carla Liuzzi della cooperativa “Genesis” di Policoro che accoglie minori loro affidati dai tribunali per i minorenni, osservando come la casa famiglia è il centro di accoglienza dove gli operatori devono trasmettere affetto agli utenti e prepararli ad affrontare il futuro. Il vice sindaco di Policoro, Rocco Leone, ha saluto gli astanti dichiarando che un magistrato in queste scelte deve usare più il cuore e l’umanità a volte troppo sacrificati sull’altare del rigido diritto, raccontando anche alcuni episodi realmente successi in cui il minore è stato soccombente. L’avv.ssa Stigliano ha parlato dell’evoluzione della legge in materia che poi ha portato all’affido condiviso, un primo passo di civiltà; mentre la collega Angela Bufano degli ostacoli che bisogna rimuovere da parte della società dopo il divorzio per garantire al minore le stesse opportunità di loro coetanei a partire dalla formazione della loro personalità. A coordinare i lavori è stata Maria Lovito della Fidapa e a cui ha dato un contributo anche Lucia Moccia. In chiusura l’intervento del senatore Carlo Chiurazzi, il quale ha affermato come il legislatore italiano si sia adeguato con ritardo a quella dell’Ue per quanto riguarda l’affido condiviso con la legge 2006 n.54 e di come non siano ancora maturi i tempi per l’istituzione di un tribunale della famiglia che sgraverebbe il lavoro a quelli civili. E comunque nel più ampio dibattito sulla riforma della giustizia il parlamentare del Pd ha assicurato la presentazione di emendamenti che vanno nella direzione degli spunti di riflessione manifestati nel dibattito dai tanti relatori.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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