giovedì 6 maggio 2010

Tre lucani nella città eterna



POLICORO – Vincenzo Liuzzi, Luigi Adduci ed Edoardo Viviani, rispettivamente di 42, 44 e 46 anni, sono tre giovani che, oltre a condividere una grande amicizia, si dilettano a coltivare una passione congenita per l’atletica leggera che hanno in comune. Quando gli impegni di lavoro e di famiglia lo consentono, indossano i pantaloncini o la tuta a seconda della stagione e si recano in una delle città italiane a correre per Policoro e per il gusto di sfidare maratoneti che arrivano da più parti dello Stivale o addirittura dall’Europa. Così lo scorso 21 marzo sono stati protagonisti (vedi foto Liuzzi a destra e Adduci a sinistra) della 16sima edizione della Maratona di Roma, gara podistica tra le più importanti d’Italia, insieme ad altri 15 mila corridori, i quali hanno attraversato gran parte della città eterna: via Ostiense, largo Testaccio, Marzio, Vittoria, Thaon di revel, Argentina, Foro Italico per tagliare poi il traguardo in via Petroselli. E tra coloro che hanno avuto il fiato lungo c’erano tutti e tre gli atleti lucani che hanno superato la classica bandiera a scacchi in 3h e 47’ Viviani; 4h e 3’ Adduci e 4h e 29’ Liuzzi. Tutti e tre gli eroi jonici ce l’hanno fatta in quella che in molti definiscono un’impresa per i chilometri che si devono percorrere: 42,195. “L’entusiasmo è stato enorme –raccontano- poter calcare il suolo dell’Urbe trasformato per l’occasione in isola pedonale senza il caotico traffico urbano e con i colori delle persone che come due ali festanti in una vera e propria catena umana stavano ai nostri lati, oltre a tutto ciò che ruota intorno a questo evento: concerti, spettacoli vari in una vera e propria festa dello sport di cui ce n’è estremo bisogno e a cui si affianca un happening non competitivo, sempre di atletica leggera. Quello che ci ha colpito è stato anche la grande organizzazione, con punti ristoro, sanitari, servizio di Protezione civile, centri di rianimazione; tutto studiato alla perfezione sul fronte della sicurezza e il profilo sanitario. Grande è stata anche la nostra emozione nel momento in cui attraversando la Capitale è come se ci fossimo immersi nella sua millenaria storia fatta di conquiste, l’Impero Romano, di Diritto, di arte e cultura e spiritualità che la fa una città unica tra quelle dell’intero globo. C’è addirittura chi utilizza queste manifestazioni e la sua vetrina per pensare al prossimo e raccogliere fondi per i più sfortunati. Lo sport è veramente un settore multidisciplinare che abbatte tutte le barriere”. Dopo l’ottima performance agonistica, i tre intrepidi corridori lucani hanno corso anche la mezza maratona di Bari: “Maratonina del Levante” il 2 maggio scorso di 21,097 chilometri.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Nessun commento:

Posta un commento