POLICORO - L’assessore all’Ambiente del Comune di Policoro, Luisa Lasaponara, invierà un telegramma alla Regione Basilicata per conoscere le cause che hanno portato le acque della diga del Pertusillo ad essere invase di macchie nere: “che avrebbero creato un certo allarmismo anche nel Metaponino, poiché le acque della diga della Val d’Agri potrebbero raggiungere a valle la nostra area e dunque mettere a serio rischio sia la balneabilità delle acque, a poche settimane dall’inizio ufficiale della stagione estiva, che l’irrigazione dei campi della fascia jonica, la più produttiva della Basilicata. Oltretutto nei mesi scorsi Acquedotto lucano è stato il testimonial di una campagna di promozione della nostra acqua sostenendone le potabilità e dunque la sua limpidezza, e oggi ci troviamo con una diga, da cui si attinge acqua, potenzialmente inquinata. Speriamo che i rilievi dell’Arpab scongiurino tale pericolo però un sollecito a fare chiarezza mi sembra d’obbligo per le ricadute di immagine negative sull’ambiente in generale della nostra regione, anche perché nella zona dove sorge l’invaso si estrae il petrolio e dunque non vorrei che si verifichi un enorme danno ambientale che possa mettere a repentaglio la salubrità del nostro ambiente, messo già a serio rischio “terreno” proprio con le estrazioni petrolifere e quelle del gas metano. Se ora anche l’ acqua non dovesse più avere quelle caratteristiche di naturalezza che l’hanno contraddistinta finora, ci sarebbe davvero da preoccuparsi per il nostro futuro che mi auguro non abbia il colore dello sversamento del petrolio nel Pertusillo. Forse l’allarmismo è esagerato, ma le vicende recenti della falla della piattaforma petrolifera nei pressi della Lousiana (Usa), che ha causato un disastro ecologico, sono ancora vive in noi. Speriamo che i rilievi tecnici degli Enti preposti scongiurino presto tali timori”.
Gabriele Elia
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