venerdì 14 maggio 2010

Acqua ai campi del Metapontino. Sale la protesta di Altragricoltura.


POLICORO – Giovedì 13 si è svolta nei pressi dell’Enea la manifestazione pubblica di Altragricoltura sulla chiusura dei rubinetti dell’Ente consortile agli agricoltori della fascia jonica e sulla privatizzazione nazionale del servizio idrico: “Abbiamo sbloccato il primo idrante piombato per dare acqua agli agricoltori del Metapontino”, spiega Gianni Fabbris tra gli organizzatori “e contestualmente abbiamo iniziato la raccolta delle firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Circa una cinquantina di agricoltori hanno mostrato gli effetti sulle coltivazioni del taglio del servizio dell’acqua alle aziende agricole da parte del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, il quale ha tagliato il servizio apponendo i sigilli agli idranti. Il danno sta per diventare irreversibile. Vedremo se in un Tribunale verrà punita l’azione di chi restituisce la vita alle piante e garantisce il diritto millenario degli agricoltori che in questo territorio fino dalle prime colonizzazioni greche usavano l’acqua per produrre, o l’irresponsabilità di chi con atteggiamento burocratico pensa solo a fare cassa anche a costo di rovinare i raccolti ed i frutteti. La soluzione, peraltro, è a portata di mano: è in campo una proposta verificata con tutti i soggetti responsabili avanzata da Altragricoltura di rateazione del debito che consentirebbe agli agricoltori di gestire l’annata produttiva pianificando il rientro in tempi compatibili con la crisi gravissima di settore”. Al termine dell’iniziativa presso la sede della Cooperativa Ortofrutticola Trisaia è stato presentato il volantino/appello nazionale con cui Altragricoltura chiama gli agricoltori a firmare i referendum contro la privatizzazione dell’acqua e sono state raccolte le firme insieme fra gli agricoltori presenti assistiti dagli amministratori del Comune di Rotondella e degli altri Comuni intervenuti alla manifestazione. In tutte le iniziative del movimento fino al mese di luglio saranno raccolte per rafforzare la campagna di raccolta delle firme e, soprattutto, per coinvolgere il mondo rurale e chi vive nelle campagne nella battaglia per una gestione dell’acqua pubblica, responsabile, trasparente, partecipata ed al servizio di un modello produttivo rispettoso del territorio. Si legge nel volantino: “L’acqua è un bene comune essenziale per piante, animali e persone. Per gli agricoltori il suo uso pubblico, responsabile ed equo è condizione fondamentale per avere garantito il diritto a produrre”.
Gabriele Elia

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