POLICORO – La Pentecoste è il cinquantesimo giorno dopo la Resurrezione di Gesù Cristo e secondo la religione Cristiana è una giornata liturgica molto importante perché rappresenta la discesa dello Spirito Santo sugli uomini ad illuminare la loro mente e la loro coscienza. Purtroppo non di tutti. Almeno a sentire il parroco Don Salvatore De Pizzo che a margine dell’omelia serale di domenica 23 maggio, quella della Pentecoste appunto, nella chiesa Buon Pastore del quartiere Italia (ex II piano di zona) ha messo in guardia tutti i fedeli accorsi alla Santa Messa domenicale da possibili scippi fuori la parrocchia che sarebbero stati tentati in passato, e forse anche domenica stessa. Tra il serio e il faceto il sacerdote ha detto al popolo cristiano di portare con sé due borse per disorientare gli scippatori che a suo dire sarebbero ragazzi a bordo di scooter. Infatti nel momento in cui le cristiane escono dalla funzione religiosa potrebbero vedersi privati della borsa: massima attenzione dunque. Un episodio deplorevole di micro-criminalità su cui bisogna riflettere e non isolato in città. Infatti qualche mese fa all’uscita dall’ufficio postale del centro jonico di via Giustino Fortunato una pensionata venne scippata mentre aveva appena riscosso la pensione, anche se il suo aggressore fu subito assicurato alla giustizia. Per non parlare poi di furti in appartamenti e attività commerciali che periodicamente si susseguono in città. Tutti episodi che turbano la tranquillità, nonostante tutto, di una cittadina ma devono tenere alta di guardia su possibili impennate di atti delinquenziali che nessuno vorrebbe rivedere. Da qui la necessità da parte di istituzioni, forze dell’ordine, agenti di socializzazione come scuole, parrocchie, associazioni, famiglie e tenere sempre bene in mente la prima buona regola di ogni essere umano: non fare agli altri quello che tu non vorresti gli altri facciano a te.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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