Come si crea una squadra vincente? Il tris di titoli dell’Inter di Mourinho che ha riportato dopo 45 anni la Coppa dei Campioni ad Appiano Gentile è oggi un esempio di team vincente non per caso. Una squadra costruita negli ultimi due anni sacrificando anche pedine importanti, vedi Ibrahimovic, passando così dall’individualismo vincente solo in Italia alla forza del collettivo in Europa. E il leader di questa impresa è stato sicuramente il trainer portoghese. Così martedì 25 maggio nella sala convegni del centro giovanile di Padre Minozzi, la neonata e dinamica impresa rosa del centro jonico, M&C Marketing & Comunicazione, ha organizzato un seminario dal tema: “ Dal Gruppo… alla Squadra’’, in collaborazione con la Cciaa di Matera, Cesp e comitato per l’imprenditoria femminile. Il relatore è stato Paolo Manocchi, coach-formatore comportamentale di Senigallia (An) e consulente aziendale, secondo il quale prima di essere vincenti nella vita e nel lavoro con un gioco di squadra motivato ed efficiente bisogna passare per tre step: branco, gruppo e poi squadra. Il primo è un insieme di persone confusionarie, il secondo invece di individui che sviluppano tra loro dinamiche con sensi di colpa, garantismo tra di loro e cercando alibi tra gli elementi negativi; sviluppando però anche aspetti positivi come gruppo: relazioni umane, simpatia, comunicazione interpersonale. Una volta cementato il gruppo, questo si evolve in squadra nell’ecosistema umano con più senso di responsabilità, stima reciproca, realizzazione degli obiettivi chiari da raggiungere e centrare. Dunque non si vince senza pianificazione nella vita, ma alla base c’è sempre un lavoro di insieme dove tutti sono indispensabili: dal collaboratore, una sorta di factotum, al provocatore non polemico ma costruttivo nella sua critica, passando attraverso il comunicativo, colui il quale è ricco di passione ed entusiasmo al “freddo” portatore di dati. E’ come immaginare una mela divisa in quattro, senza uno spicchio è incompleta. Ecco che allora l’amalgama del gruppo viene creato dal leader autorevole, rispettato perché responsabilizza tutti ed ha le competenze giuste, a volte anche autoritario, che guida i suoi stando sulla stessa linea al successo finale. Che dipende, secondo Manocchi, dalle seguenti qualità: umiltà dei componenti della squadra, essere in grado di sapere i propri limiti ma anche pregi; capacità relazionali e di gestione delle emozioni; responsabilità; passione. Tutte virtù che il coach-leader deve saper tirare fuori dai suoi collaboratori per creare una squadra vincente nella vita e nel lavoro. Ma essere leader è un dono di madrenatura, anche se si possono acquisire alcune caratteristiche di cui sopra sul campo dando proprio il buon esempio. Nel corso della giornata formativa sono stati approfonditi i diversi aspetti del fare e stare in squadra con test in auto lettura; proiezione di filmati ed esercitazioni varie. A margine del seminario è intervenuta per i saluti di rito il neo assessore regionale alle Infrastrutture, Rosa Gentile, da sempre impegnata sulle parità delle politiche di genere presso la Cciaa di Matera. Il prossimo incontro su un altro tema è in programma a fine giugno nella città dei Sassi.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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