giovedì 13 maggio 2010

Il Consorzio di bonifica chiude i rubinetti, oggi la protesta di Altragricoltura in Trisaia di Rotondella

Oggi 13 maggio è in programma una manifestazione, indetta da Altragricoltura, contro la chiusura del servizio di erogazione dell’acqua agli agricoltori del Metapontino da parte dell’Ente consortile circoscrizionale. Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, preannuncia che sposa in pieno la causa dell’agricoltura del Metapontino: “Pur non essendo presente in prima persona, perché impegnato con il neo assessore regionale alla Sanità (Attilio Martorano ndr), a rappresentare il Comune di Policoro ci sarà un mio delegato. Ritengo che in un periodo difficile come questo per la nostra economia andare a danneggiare oltremisura le centinaia di aziende agricole dell’area più dinamica della Lucania è come se piovesse sul bagnato, per usare una metafora attinente al tema. L’agricoltura ha dato tanto per la crescita civile della nostra regione e andarla a penalizzare oltremisura significa decretare la morte economica di tanti addetti ai lavori che quotidianamente devono fare i conti già con: carenze infrastrutturali, crisi di mercato, forte concorrenza estera, debiti pregressi e consolidati, difficoltà di accesso al credito. Ora se andiamo a chiudere anche l’acqua non potranno più irrigare i campi. Ritengo che su quest’ultimo aspetto ci sia poco da discutere: l’acqua è un bene prezioso per tutti noi, indipendentemente da quello che facciamo, e non può essere barattato da logiche di mercato che ogni tanto sono speculari alle dinamiche umane, il beneficiario delle politiche di libero mercato, come la crisi della Grecia insegna. Ma nello stesso tempo gli enti pubblici, come il Consorzio di bonifica Bradano Metaponto (CbBM), non può, proprio per la veste che ricopre, imporre l’aut aut ai propri consorziati solo perché la profonda crisi economica e settoriale li ha messi in ginocchio. Andando allo scontro ne usciremmo tutti con le ossa rotte. Confido nel buon senso del CbBM per una soluzione che non penalizzi i ceti produttivi della nostra area”.

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