POLICORO – Attimi di paura in città. Nella mattinata di giovedì 20 in una casa colonica di via Nazionale 57 è crollato parte di un tetto. Dentro l’abitazione viveva una signora anziana, (vedova Perciante), la quale ha l’abitudine di alzarsi presto la mattina, come capita a molte signore di vecchio stampo, ed ha avuto la lucidità per avvertire lo scricchiolio del solaio ed uscire da quella stanza. Resasi conto del pericolo ha subito avvertito i figli che si trovano in palazzine adiacenti, i quali l’hanno poi portata in una delle loro abitazioni. Scampato il pericolo, subito dopo parte del solaio è crollato ma nella casa a quel punto non c’era più nessuno. Dunque fortunatamente non ci sono danni alle persone, mentre l’abitazione della donna è stata sigillata dai Vigili del Fuoco della locale caserma, raggiunti anche dal personale di quella provinciale di Matera, in collaborazione con la Protezione civile del centro jonico. Sul posto sono poi intervenuti anche i Vigili urbani per un sopralluogo e l’ufficio tecnico comunale, il quale dopo una pronta relazione indirizzata la primo cittadino, è stata firmata l’ordinanza di sgombero dell’abitazione. Anche i Carabinieri di Policoro sono stati presenti alle operazioni di transennamento dell’area. Inizialmente si era pensato che la causa dell’incidente fosse dovuta alle condizioni meteo, che da qualche giorno sono inclementi nella fascia jonica, con pioggia battente e folate di vento che non si ricordavano da anni in questi periodi pre-estivi. Invece il crollo del tetto e sottotetto è strutturale nel senso che essendo una casa colonica la cui costruzione risale agli anni della Riforma fondiaria, l’usura del tempo: pioggia, grandine, umidità e altre avversità naturali, comprese piccole scosse di terremoto di cui la Lucania è spesso soggetta, avrebbe indebolito la palazzina al punto tale che stamattina è stata evitata una tragedia. L’episodio però dovrebbe far riflettere al punto tale che sopralluoghi periodici, con relative perizie di vecchie ma ancora agibili case, vanno effettuati per verificare la staticità delle stesse prevenendo così casi più eclatanti come il crollo della scuola di San Giuliano qualche anno fa in Molise per citarne solo uno, e di cui, purtroppo, le cronache nere dell’Italia sono piene ciclicamente.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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