sabato 3 aprile 2010

Testimone di fede e di speranza. Olivier Pieczonka gira per tutta l’Ue


POLICORO – L’Europa unita il cui processo di unificazione iniziò nel 1957 con i trattati di Roma e poi con quello di Maastricht nel 1992 che segnò una tappa fondamentale con la nascita dell’Unione europea e la moneta unica, l’euro, introdotta ufficialmente dieci anni fa, non ha soltanto un’anima economica e tecnocratica ma anche umana e religiosa, rigorosamente cattolica e cristiana. Agli appelli del Papa del recente passato di inserire nella carta costituzionale europea i valori del Cristianesimo, si è aggiunta anche la maratona di Olivier Pieczonka, francese di Nizza, che l’11 luglio 2009 è partito dalla famosa città francese della costa Azzurra per girare in lungo e largo l’Europa. Ebbene giovedì 1 aprile si è fermato a Policoro ed ha alloggiato, ovviamente, presso il centro giovanile di Padre Minozzi: “Sono partito –ha spiegato in un italiano abbastanza comprensibile- dalla mia città per poi far tappa a Lione, poi in Spagna a Santiago de Compostela, Fatima, Siviglia, Costa del Sol per poi arrivare in Italia a percorrere la Tirrenica fermandomi a Genova, Roma e scendendo via via fino ad arrivare nella Basilicata”. Le città lucane dove si è fermato sono: Latronico, Santarcangelo, Episcopia e Policoro. “Mi ha fatto una bella impressione la vostra regione –continua Olivier- sia per la tranquillità che c’è che anche per le tantissime chiese disseminate sul territorio e testimonianza di una forte presenza di pellegrini. Sono qui a Policoro perché è la città della pace simboleggiata nella colomba bianca, che è proprio il motivo che mi ha spinto ad intraprendere questa avventura. Ho perso mia madre, polacca, all’età di 8 anni e ricordo che tra i suoi insegnamenti c’era questo motto: guarda sempre avanti e non lasciarti distrarre da altro…Ricordo come se fosse oggi (Olivier ha una quarantina d’anni ndr) questa sua frase che mi ha evitato parecchi guai nella vita, prima fra tutti la strada della devianza. E nel suo ricordo ho deciso di girare tutta l’Europa per lasciare in ogni dove segnali di speranza, solidarietà e pace per un futuro migliore per tutti nella nostra Europa”. Infatti proseguirà già da subito per Bari per poi fermarsi a San Giovanni Rotondo a rendere omaggio a San Pio e risalire poi lo Stivale alla volta dei Paesi dell’Est, da poco entrati nell’Ue e dunque gli tocca allungare il suo cammino per parecchi chilometri prima di ritornare nella sua Nizza non si sa quando: “L’11 luglio è il giorno di San Benedetto, il nome del nostro Papa, e finora sinceramente non so quanti chilometri ho percorso. A volte perdo la concezione del tempo talmente lungo è il viaggio da ricordarmi solo quando ho iniziato a marciare e la città che devo visitare…”. Non la prende come un’odiessea Olivier questo viaggio interminabile avendo ben fisso l’orizzonte: toccare tutte le Nazioni dell’Ue spinto dalla Provvidenza di quella forza d’animo e di fede che solo il ricordo forte ed indelebile della madre gli consentono di andare avanti e superare tutte le difficoltà. Gira da solo senza nessuno al seguito, e lo si giustifica col fatto che chiunque al suo posto avrebbe già gettato la spugna. Lui invece, animatore turistico di professione, sembra all’inizio del percorso prefissatosi e alla fine del quale: “Metterò nero su bianco questa mia esperienza raccontandola in un libro. Già prima di partire mi sono messo d’accordo con qualche casa editrice francese e in cambio non ho richiesto nemmeno soldi. Grazie a Dio sono benestante però non ostento ricchezza e vivo come una persona normale, anche se riconosco che questa avventura tanto normale non è. Non mi spaccio nemmeno per un cattolico praticamente, però credo ciecamente in Dio”. Che lo benedica fino alla fine.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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