POLICORO - Ricavi sottratti a tassazione per circa 10 milioni di
euro, iva sottratta alle casse dell'erario per oltre 330 mila euro e l'omesso versamento di ritenute d'imposta per 12 mila euro. A scoprire la maxi evasione fiscale di una tra le più importanti aziende del Metapontino che opera nel settore della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, sono stati i militari della Guardia di finanza di Policoro. L'amministratore dell'impresa, attorno alla quale gravitava un numero cospicuo di clienti e fornitori, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per aver omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi per tre anni consecutivi. All’amministratore sono state contestate, inoltre, ripetute violazioni societarie. Le indagini, durate tre mesi, sono state dirette dal tenente Raffaele Napolitano, comandante della Tenenza di Policoro, e coordinate dal Comando Provinciale di Matera, guidato dal tenente colonnello Vito Simeone. L'attività ispettiva dei militari della tenenza di Policoro è stata rivolta nei confronti dell'azienda che al termine di una complessa verifica fiscale si è rivelata un’“evasore totale”. Particolarmente difficoltosa è stata la ricostruzione dei volumi d'affari da parte degli investigatori, in quanto l'azienda era in possesso solo di frammentaria documentazione amministrativo- contabile. Di fronte a una documentazione piuttosto modesta, infatti, è necessaria tutta una serie di incroci e di controlli per ricostruire il fatturato. E' stata così indispensabile una minuziosa attività di intelligence condotta sia
sul territorio sia con l'ausilio degli strumenti telematica. Preziose le banche dati che hanno permesso alle Fiamme Gialle di effettuare un controllo capillare. La grossa evasione scoperta dai finanzieri consisteva nella commercializzazione verso i grandi mercati del nord di ingenti quantitativi di prodotti ortofrutticoli senza che le relative fatture di vendita venissero annotate nelle scritture contabili. Il Comando provinciale della Guardia di finanza di Matera continua quindi a rivolgere, come di consueto, l'attenzione ispettiva verso le fenomenologie più complesse e pericolose per l'erario, adottando, a tal fine, collaudati metodi e tecniche d'indagine basate in particolare su una penetrante attività di intelligence. È proprio in quest'ottica che è stata intensificata la lotta all'economia sommersa, incrementando le risorse dedicate a questo obiettivo, grazie alle quali é stato possibile ottenere un risultato di rilievo, con l'individuazione di un ulteriore evasore totale nel nostro territorio.
(fonte Il Quotidiano della Basilicata)
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