giovedì 22 aprile 2010

Lo scrittore Elliott ha incontrato gli studenti delle scuole di Policoro



Nell’ambito della giornata mondiale del libro e diritti d’autore l’associazione “Presidio del libro-Magna Grecia”, guidata dalla direttrice Angelo Delia della biblioteca comunale “Massimo Rinaldi”, ha organizzato una mattinata culturale giovedì 22 aprile con lo scrittore di origini australiane ma lucano di adozione e docente di lettere in una scuola di Basilicata Claudio Elliott. Destinatari dell’evento gli studenti della scuola media “Aldo Moro” e le quinte classi dei due istituti elementari “L. Milani” e papa “Giovanni Paolo II”; i primi nella loro scuola (09:00) e i secondi nell’auditorium della Bcc cassa rurale ed artigiana di Castellana Grotte, filiale di Policoro, in tarda mattinata. La Delia nell’introdurre l’ospite d’eccezione ha parlato di Elliott come di uno scrittore di libri per ragazzi tra i più importanti della nostra regione e tra i suoi testi c’è anche “I giorni della tartaruga”, utilizzato nella narrativa per ragazzi. Alcuni versi sono stati letti dalle giovani Rossana e Anna Rita, dove si narra un fenomeno che purtroppo si allarga a macchia d’olio nelle scuole e di cui molti sociologi e psicologi stanno tutt’ora studiando le terapie: il bullismo. Infatti il protagonista è proprio uno studente di una scuola immaginaria che ne combina di tutti i colori con atti vandalici sempre più gravi. Nonostante le punizioni non siano servite granché in passato, sia scolastiche che giudiziarie, anziché continuare con le sanzioni da “tolleranza zero” il professore di religione si inventa una terapia: durante il week end fa disputare gare sportive tra gruppi di ragazzi come deterrente, da cui prende il nome il romanzo stesso. In maniera molto discorsiva e nello stesso tempo efficace l’autore dà uno spaccato attuale del fenomeno bullismo prendendo spunto anche dalla sua esperienza professionale di docente, i cui protagonisti, con nomi fittizi, della sua opera letteraria sono proprio i suoi discenti che gli danno l’ispirazione giusta per scrivere testi. Elliott ha spiegato come il bullo esiste perché c’è un gruppo che lo sostiene e le bravate spesso servono anche per incutere timore nei coetanei più timorosi. Durante l’incontro è stato sottolineato come anche la tecnologia, internet e tutte le sue derivazioni, sono spesso cattivi maestri se non usati con equilibrio, anche se nella Basilicata il fenomeno è sicuramente meno frequente che altrove e di cui negli anni passati proprio la scuola “Aldo Moro” fu tristemente al centro di un incendio. Tra i libri di Elliott anche “Barcone della speranza” sull’immigrazione in Italia.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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