POLICORO – La proposta del consigliere comunale Giuseppe Ferrara di riaprire al traffico nel doppio senso di marcia una parte di via Siris, precisamente quella che va dal semaforo di via Monte Bianco e piazza Dante, per dare al commercio del centro cittadino più vitalità ha suscitato un dibattito in città tra gli addetti ai lavori. E così il locale presidente di Confcommercio, Luigi Lavieri, dice la sua: “L’idea non è peregrina dato che il centro cittadino di ogni città dovrebbe fare da traino a tutte le altre attività che ci sono e dare così un motivo in più ai cittadini per uscire durante le ore meridiane ed antimeridiane. Anche se non ritengo la panacea di tutti i mali il doppio senso di marcia in quanto a mio avviso il primo obiettivo è quello di rendere il centro storico più accogliente con un piano urbanistico moderno (vedi via D’Aquino a Taranto o la stressa Nova Siri), che dia la possibilità alla gente di poter passeggiare con tranquillità all’interno di un’isola pedonale piena di negozi, in quella sperimentazione di successo che nel nord ha portato alla nascita dei centri commerciali naturali, i veri antagonisti ai centri commerciali tradizionali periferici. E in questa direzione si stanno muovendo anche altre città della nostra regione rianimando il centro storico con attività culturali e abbellimento urbanistico”. Lavieri però pone anche un altro problema: “Il doppio senso di marcia imbottiglierebbe il traffico nelle ore di punta anche perché per i con i parcheggi a destra e sinistra della strada ci sarebbe il serio rischio di tamponamenti, e in questo una rivisitazione del piano del traffico non sarebbe una cattiva idea. Ma quello che si dovrebbe fare subito dopo la riapertura della strada in entrambi i sensi è il parcheggio a pagamento in via Siris, come avviene nel centro di Matera. Oggi chi lavora in banche e altri uffici pubblici tende a parcheggiare fuori il posto di lavoro con grave danno per gli utenti che per trovare un parcheggio devono percorrere a volte centinaia di metri. Con il ticket di ingresso per il 50% dei posto auto si scongiurerebbe questo invogliando così il cittadino ad uscire per parcheggiare la propria auto in prossimità dei negozi di vicinato. So che la decisione sarebbe impopolare nel breve periodo, ma è altrettanto vero che alcune Amministrazioni l’hanno adottata nei centri cittadini senz’altro più vivibili. Questo è il prezzo da pagare per tenere via Siris più libera durante le ore di punta. Oltretutto una sperimentazione del genere ci fu nel 1997 nei parcheggi di via Lido che con solo 1000 lire all’epoca si poteva parcheggiare la macchina sotto gli alberi, la cui cooperativa che gestiva il servizio diede anche occasioni di lavoro”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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